Ucraina, appello dell'Aiea: stop ai bombardamenti su Zaporizhzhia
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"È totalmente inaccettabile, questo non può continuare”. Lo dichiara Rafael Grossi il direttore generale dell’Aiea, l’Agenzia internazionale dell'energia atomica, dopo il blackout che si è verificato nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, tra gli impianti di produzione di energia più grandi al mondo con i suoi sei reattori nucleari più volte messi a rischio dai bombardamenti. Due gli ispettori che l’Aiea continua a mantenere nella centrale per il monitoraggio della situazione. La richiesta è, dunque, quella dell'urgente e "immediata cessazione di tutti i bombardamenti in tutta l'area" con "l'imperativo assoluto di istituire una zona di protezione e sicurezza nucleare". Unico modo, ha aggiunto, per evitare un incidente.
Truppe cecene a sostegno dell'esercito russo
Nel frattempo, la Russia ha inviato circa 1.300 soldati ceceni nella Regione del Kherson per cercare di resistere all'offensiva delle truppe di Kiev che, secondo quanto annunciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video messaggio serale, nella zona di Kharkiv hanno liberato oltre 30 insediamenti. Una "controffensiva vincente", ha affermato il capo dello Stato ucraino, che ha permesso la "riconquista di oltre mille chilometri quadrati di territorio" dall'inizio di settembre ad oggi.
Da Bruxelles, proposte e disaccordi
Per cercare di far fronte all’aggravarsi della crisi energetica scatenata dalla guerra, ieri si è riunito il Consiglio straordinario di tutti i ministri dell’Energia dei Paesi membri dell’Unione Europea. Tra le misure di emergenza proposte, anche quella di stabilire un tetto al prezzo delle importazioni di gas russo da parte dell'Ue, il cosiddetto price cap. Tuttavia, nonostante le aspettative, i 27 non hanno ancora raggiunto un accordo a riguardo ed è sempre più concreto il rischio che il costo delle bollette di elettricità e gas continui a salire vertiginosamente.
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