Fossa comune rinvenuta in Ucraina. L’Ue accusa Putin di crimini di guerra
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
440 corpi ammassati nella fossa comune rinvenuta a Izyum, nell’Ucraina orientale, in una zona recentemente riconquistata dalle forze di Kiev. Una scoperta che ha causato l’indignazione della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen. Il presidente russo Putin – ha detto – deve essere processato dalla Corte penale internazionale, per questo ed altri crimini. E, mentre continua la parziale ritirata delle truppe di Mosca messe sotto pressione dagli attacchi ucraini, oltre 300 nelle ultime 24 ore, i militari russi continuano a colpire con l’artiglieria diversi centri abitati nell’Est del Paese. Le truppe russe si stanno ritirando, in particolare, dalla zona di Zaporizhzhia, dove ha sede la più grande centrale atomica d’Europa e dove è in corso la missione di esperti dell’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia nucleare.
Vertice Russia – Cina
Intanto il capo del Cremlino ha incontrato ieri a Samarcanda, in Uzbekistan, il presidente cinese Xi Jinping. I due hanno concordato un impegno comune delle due potenze a lavorare insieme, ma Xi ha preso le distanze da un eventuale soccorso militare di Pechino a Mosca, mentre Putin si è scagliato contro il tentativo dell’Occidente di creare un mondo unipolare. Di fatto con questa guerra e dopo le sanzioni imposte a Mosca dall’occidente, il gas russo viene venduto in grande quantità alla Cina. Inoltre manovre navali russo-cinesi sono in corso nell’Oceano Pacifico. Di contro Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha annunciato l'approvazione di un pacchetto da 600 milioni di dollari per un nuovo invio di armi in Ucraina. Gli aiuti includono armamenti, munizioni e attrezzature aggiuntive.
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