La solidarietà all’Ucraina di un'Europa in cerca di autonomia energetica
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Discorso a 360 gradi stamani nella sede del parlamento europeo di Strasburgo sullo Stato dell’Unione dei 27. La presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha messo in primo piano il conflitto in Ucraina. Ha assistito al suo intervento anche Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino, Volodomyr Zelenski. Senza mezzi termini ha detto: “Questa non è solo una guerra della Russia contro l’Ucraina, è una guerra contro la nostra energia, le nostre economie, i nostri valori e la democrazia. Con il coraggio e la solidarietà – ha detto ancora – Putin verrà sconfitto, l’Europa e l’Ucraina prevarranno”. Secondo la Von der Leyen è la politica delle sanzioni, destinate a rimanere in vigore ancora a lungo, la strategia vincente per prevalere su Mosca.
Un’Ucraina sempre più europea.
Ma l’obiettivo finale, ha sottolineato la presidente della Commissione Europea, non è solo quello di aiutare in tutti i modi Kiev a vincere questa guerra, ma anche il piano per portare “l’Ucraina sempre più vicina al mercato unico. Di questo ed altro, ha comunicato, “parlerò direttamente con il presidnete Zelenski, che incontrerò oggi a Kiev”.
La transizione energetica
Un altro dei temi forti affrontati da Ursula Von der Leyen è quello dell’autonomia energetica, che tutta l’Europa deve perseguire per sganciarsi dalla dipendenza dagli idrocarburi russi. Piena consapevolezza poi delle difficoltà che le famiglie europee stanno attraversando proprio a causa dell’aumento dei prezzi di carburanti, gas ed elettricità. “Milioni di europei hanno bisogno di sostegno – ha sottolineato Ursula Von del Leyen - e gli Stati membri hanno già investito miliardi di euro per assistere le famiglie più vulnerabili. Ma sappiamo che non sarà sufficiente. Per questo motivo proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo”. Questa proposta, nelle intenzioni della Von der Leyen, consentirà di raccogliere più di 140 miliardi di euro che serviranno ad attutire il colpo del caro energia.
Un cambiamento a tutto campo
Il cambiamento, afferma la presidente, deve però avvenire a tutti i livelli. Occorre un piano di risparmio energetico da realizzare famiglia per famiglia, città per città, Stato per Stato. E’ necessario poi uno spostamento sulle energie rinnovabili e soprattutto perseguire l’autonomia energetica per quanto riguarda le fonti tradizionali. In pratica sganciarsi in tutti i modi dalla dipendenza del gas russo. Solo in questo modo, ha concluso Ursula Von der Leyen, sarà possibile riportare il prezzo del gas sotto i 100 euro al megawattora già all’inizio del prossimo anno. Infine ha posto come ‘condicio sine qua non’ la maggiore responsabilità degli Stati membri “sul rispetto di ciò che è stato concordato”, anche grazie ad una riforma del Patto di stabilità, che dovrebbe essere basato su regole più semplici che tutti possono seguire.
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