Ucraina: attacco missilistico russo su Zaporizhzhia, 12 morti
Marco Guerra – Città del Vaticano
È di 12 morti e 49 feriti il bilancio del nuovo attacco missilistico nella notte sulla città di Zaporizhzhia, nei pressi della quale si trova la centrale nucleare controllata dai russi. Secondo le autorità ucraine è stato colpito un condominio nel centro. Anche sabato scorso Zaporizhzhia ha subito un bombardamento che ha causato 17 morti. Il presidente ucraino Zelenski parla di attacco disumano contro i civili.
700mila ucraini senza elettricità
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba torna a chiedere "sistemi di difesa aerea e missilistica più moderni” ed esorta i partner occidentali ad accelerare le consegne. Kiev rende noto inoltre che sono oltre 700mila gli ucraini senza corrente elettrica a causa della guerra, e altri 621.500 sono senza gas.
Attacco al ponte: scambio di accuse tra Kiev e Mosca
Intanto è scambio di accuse tra il governo russo e quello ucraino riguardo all’attacco esplosivo al ponte che collega la Crimea alla terraferma, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato. Per Podolyak, consigliere di Zelensky, la deflagrazione è "una manifestazione del conflitto" tra forze di sicurezza russe. Mosca invece attribuisce l’esplosione a un camion bomba ucraino. Intanto il vice primo ministro russo, Marat Khousnulline, annuncia il completo ripristino dell’infrastruttura con la riapertura al traffico stradale e ferroviario. I sommozzatori russi continueranno però ad esaminare l'entità dei danni causati.
La crisi del gas e le conseguenze per l'Europa
Nel frattempo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov lancia un nuovo monito all’Europa, affermando che i Paesi del Vecchio Continente risentiranno delle conseguenze negative di aver rifiutato l'energia russa per i prossimi 10-20 anni. Peskov accusa anche gli Stati Uniti di approfittare della crisi energetica vendendo il proprio gas “tre volte più costoso”.
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