Italia e Francia divise sui migranti: torna il tema dell'accoglienza europea condivisa
Edoardo Giribaldi – Città del Vaticano
La vicenda relativa alla nave Ocean Viking e ai 234 migranti che si trovavano a bordo sembra essere arrivata ad una conclusione. In mattinata sono iniziati gli sbarchi nel porto di Tolone, lungo la Costa Azzurra francese, dopo diversi giorni in cui l’imbarcazione appartenente alla Ong Sos Méditerranée aveva atteso la comunicazione di un porto sicuro dove approdare al largo delle coste siciliane. Una vicenda che ha creato tensioni tra il governo italiano e quello francese. Nonostante ciò, prevede il presidente del Centro Studi Internazionali Andrea Margelletti, le relazioni “continueranno in maniera ottimale, come è tradizione”.
I compiti dell'Unione Europea
In una questione delicata come quella dei migranti, poi, l’Unione Europea ha un peso considerevole. “Sarebbe necessario ricordarsi che non è un'unione solo quando le cose vanno bene o il terrore ci attanaglia”, afferma Margelletti. “Quella dei migranti non è un’emergenza, ma una questione di gestione della normalità, e riguarda tutti. Immaginare che l’Italia per una questione tecnicamente geografica debba essere messa in condizioni di difficoltà è sbagliato.” Dall’altro punto di vista, però, il presidente del Cesi afferma come sia necessaria “un’onestà di fondo”. Diverse nazioni si prendono carico di milioni di cittadini stranieri, perciò “quando urliamo all’emergenza o diciamo che non c’è più posto, dovremmo riprende il senso della misura”.
Il futuro dei migranti sbarcati
Sul destino dei 234 sbarcati a Tolone non è al momento facile fare previsioni, in quanto le variabili in gioco sono molteplici. Le ultime notizie parlano di un ricollocamento in Francia per un terzo dei migranti, mentre il futuro degli altri è ancora in dubbio. “La speranza – sostiene Margelletti – è che queste persone possano trovare la dignità, il lavoro e la sicurezza che cercavano”. Sul futuro delle relazioni diplomatiche tra Italia e Francia, Margelletti non prevede particolari conseguenze. “I paesi hanno più cose ed interessi in comune di quanto appaia.” La dinamica attuale non inciderà a lungo e i rapporti proseguiranno senza particolari intoppi.
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