Kiev, la pace senza compromessi in dieci punti
Emanuela Campanile e Giancarlo La Vella - Città del Vaticano
Ai grandi della Terra riuniti intorno al tavolo del principale forum di cooperazione economica e finanziaria, attualmente in corso a Bali, il presidente Zelensky propone quella che definisce essere "la formula ucraina per la pace".
Le 10 condizioni
Una serie di soluzioni che si articolano in 10 punti e che il leader ucraino descrive come "specifiche ed oneste". Tra queste, la sicurezza nucleare, il rilascio di tutti i prigionieri e deportati ma, soprattutto, il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina. A tale proposito netta la risposta del comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, alle pressioni degli Usa a sedersi al tavolo delle trattative. "C'è solo una condizione per i negoziati - spiega Zaluzhny - la Russia deve lasciare tutti i territori conquistati”.
La Russia contribuisca alla ricostruzione
Se l'Ucraina chiede e pretende una pace senza compromessi, l'assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione in cui si chiede che la Russia di Putin sia considerata responsabile per le violazioni della legge internazionale in Ucraina, contribuendo al pagamento delle riparazioni nel Paese attaccato da Mosca.
La posizione della Cina
Convergenza sulla fine della guerra in Ucraina e impegno a "svolgere un ruolo costruttivo a modo suo" nella crisi in corso, è quanto dichiarato dal presidente cinese, Xi Jinping, nel corso di un colloquio con il presidente francese, Emmanuel Macron, a margine del G20 in Indonesia. "La posizione della Cina è chiara e coerente e sostiene un cessate il fuoco, la fine della guerra e i colloqui di pace", ha detto Xi, citato dall'emittente televisiva statale cinese Cctv. "La comunità internazionale dovrebbe creare le condizioni per questo", ha aggiunto, "e la Cina è pronta a svolgere un ruolo costruttivo a modo suo".
Possibili convergenze
Secondo Luciano Bozzo, docente di Relazioni Internazionali all'Università di Firenze, le proposte di Zelenski sono effettivamente in parte irricevibili, come la richiesta ucraina della restituzione dei territori invasi, tra i quali la Crimea. Altri punti possono invece raccogliere la convergenza dei contendenti, ad esempio, la sicurezza alimentare ed energetica, su cui sia Kiev che Mosca possono avere interesse a sbloccare una situazione che permane di stallo. E' importante - afferma Bozzo - che si accenni almeno alla possibilità di intavolare negoziati. E' chiaro che servono dei mediatori autorevoli e credibili sia per la Russia che per l'Ucraina. I potenziali attori maggiormente accreditati, secondo il docente di Relazioni Internazionali, sono gli Stati Uniti e la Cina.
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