Ucraina, Aiea: stop alle bombe su Zaporizhzhia
Ilaria Sambucci – Città del Vaticano
"Si gioca con il fuoco". Sono queste le parole del direttore dell'Agenzia internazionale per l’energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi che ha chiesto di fermare immediatamente i raid che hanno colpito la zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia e ha lanciato un appello urgente a Ucraina e Russia per trovare un accordo e realizzare il prima possibile una zona di sicurezza. Nella giornata di ieri, infatti, si sono registrate almeno una decina di esplosioni nei pressi dell’impianto. Alcuni edifici sono stati colpiti, ma non c'è stato finora nessun danno cruciale per la sicurezza nucleare. A Kherson, intanto, sono state ripristinate le linee di comunicazioni dei cellulari, riferisce il Kyiv Independent, mentre l'esercito russo continua a prendere di mira le infrastrutture energetiche ucraine.
Allarme Aiea
Nella giornata di oggi è anche prevista nel sito della centrale un’ispezione da parte dell’Aiea per valutare gli effetti degli attacchi, considerando che alcune delle esplosioni si sono verificate vicino ai reattori. "Anche se non vi è stato alcun impatto diretto sui principali sistemi di sicurezza e protezione nucleare dell'impianto il bombardamento era pericolosamente vicino", ha ribadito Grossi, per una questione "di metri, non di chilometri". "Chiunque stia bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia", ha affermato, "sta correndo rischi enormi e sta giocando d'azzardo con la vita di molte persone''. In particolare gli organi direttivi dell'impanto hanno segnalato danni in diversi punti, tra cui un edificio di stoccaggio e di rifiuti radioattivi, nei sistemi di irrigazione del bacino di raffreddamento, ad un cavo elettrico, a uno dei reattori, ai serbatoi di stoccaggio della condensa e a un ponte di collegamento.
Zelensky: “La pace è possibile”
“La Russia sta cercando una breve tregua per recuperare le forze” ha affermato intanto il presidente ucraino Zelensky, il quale sostiene che il ritorno alla pace sarà possibile solo con il completo smantellamento delle forze di aggressione russa e non con compromessi immorali che porteranno altro sangue. Il Capo del gabinetto presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha però specificato che la Russia non ha ancora contattato ufficialmente Kyiv e che gli eventuali colloqui avranno inizio solo quando la controparte ritirerà tutte le sue truppe. Intanto Zelensky ieri nel suo videomessaggio serale ha segnalato che nel 270esimo giorno di guerra le forze russe hanno bombardato il territorio ucraino quasi 400 volte. Il capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipro, Valentyn Reznichenko invece ha annunciato su Telegram che i russi hanno nuovamente bombatrdato l distretto di Nikopol con missili 'Grad' e artiglieria pesante. “Sei colpi durante la notte- afferma Reznichenko – hanno colpito tre comunità: Nikopoli, Marhanets e Myrove”.
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