Ucraina, le forze russe in ritirata da Kherson
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Si parla di vera e propria svolta nel conflitto in Ucraina, che continua a suscitare l’attenzione e la preoccupazione dell’Europa, Stati Uniti e del resto del mondo. Le truppe di Mosca stanno effettivamente indietreggiando dalla regione centro meridionale di Kherson, teatro di cruenti scontri armati in questi mesi di guerra. Lo dimostra l’attraversamento in massa del fiume Dniepr da parte dei militari di Mosca, che si stanno attestando sulla sponda sinistra del corso d’acqua. Per coprire la ritirata sono stati fatti saltare in aria 5 ponti. Intanto fonti statunitensi parlano di almeno 100 mila soldati russi morti o feriti in questo conflitto, mentre Amnesty International denuncia i crimini di guerra e contro l’umanità commessi in questi mesi.
Diplomazia: riavviare il dialogo
Di fronte all’incompatibilità delle richieste dei contendenti in vista dell’apertura di un tavolo delle trattative, la diplomazia internazionale non interrompe comunque i contatti. Effettivamente sembra difficile oggi conciliare le richieste di Russia e Ucraina. In particolare Kiev chiede che si torni ai confini del 1991, che comprendono il Donbass e la Crimea. Richieste, queste, che difficilmente mosca potrà accettare. E oggi il segretario generale della Nato, Stoltenberg, è a Roma. E la crisi ucraina sarà, sempre oggi, al centro anche del bilaterale Italia-Olanda all'Aja.
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