Il Premio Sacharov al popolo ucraino. Zelensky: "Un minuto di silenzio per tutte le vittime"
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
Sono passati 293 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina. In questo giorno le idee di Andrei Sacharov riecheggiano nel coraggio del popolo ucraino, al quale è stato consegnato il Premio Sacharov 2022 per la libertà di pensiero. La cerimonia, svoltasi a Strasburgo, è stata aperta da Roberta Metsola. La presidente del Parlamento europeo ha sottolineato che la resistenza del popolo ucraino è una fonte di ispirazione: i cittadini ucraini “hanno sacrificato sé stessi per ritardare l’arrivo dei carri armati” e “con la sola arma del loro orgoglio hanno fronteggiato l’esercito russo”.
Ue al fianco dell’Ucraina
Il messaggio dell’Europa, ha detto Roberta Metsola, è chiaro: “siamo al fianco dell’Ucraina e non guarderemo dall’altra parte; il popolo dell’Ucraina non sta lottando solo per la propria indipendenza, ma per valori che sono il fondamento dell’Unione Europea”. Per sostenere questi valori, “l’Unione Europea fornisce aiuti finanziari, umanitari e militari all’Ucraina”. Ed è per questo, ha aggiunto la presidente del Parlamento europeo, che l’Ue continuerà ad inviare ancora più aiuti. E sempre per questo, ha ricordato, sono anche stati approvati finora otto pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia. All’Ucraina, ha poi spiegato Roberta Metsola, è stato inoltre garantito lo status di Paese candidato all’Ue. Il Premio Sacharov è stato assegnato al popolo dell’Ucraina, rappresentato dal suo presidente, dai leader eletti e dalla società civile. Ed è dedicato, ha detto Roberta Metsola, a tutti gli ucraini. Dopo l’intervento del presidente del Parlamento europeo, ha preso la parola il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
La gratitudine del presidente ucraino
Il capo di Stato ucraino, intervenendo in collegamento video, ha aperto il proprio discorso con queste parole: "Vi porto il saluto di chi sta lottando per il nostro Paese e per la libertà”. Zelensky, accolto da un lunghissimo applauso dagli eurodeputati, ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime della guerra e poi ha indicato una priorità: è necessario creare - ha affermato - “un tribunale speciale per giudicare il reato di aggressione della Russia contro l'Ucraina”. 'Siamo grati a chi ci aiuta a raccogliere informazioni sui crimini commessi in Ucraina, a chi ci aiuta a fare giustizia rispetto ai crimini commessi sul nostro territorio, a chi fa tutti gli sforzi necessarie per creare un tribunale”. Il presidente ucraino ha poi affermato che “questo tribunale deve iniziare a lavorare, deve diventare una realtà quanto prima con l'approvazione di una risoluzione specifica da parte del Parlamento Europeo”. Il presidente Zelensky si è quindi soffermato sugli orrori del conflitto: “I russi - ha detto - stanno distruggendo tutto". Ed ha infine espresso la propria gratitudine per l'assegnazione del Premio Sacharov: “Siamo grati al Parlamento europeo per questo Premio”. “Ci accomunano - ha concluso Zelensky - la libertà dei diritti dell'uomo, lo stato di diritto e altri valori”.
La consegna del premio
A ritirare il premio in rappresentanza del popolo ucraino questa mattina sono stati Oleksandra Matviychuk, avvocato per i diritti umani, presidente dell'organizzazione “Centro per le libertà civili” (Kyiv, Ucraina); Yulia “Taira”Pajevska, fondatrice dell'unità medica di evacuazione “Angeli of Taira”, catturata e imprigionata dai soldati russi il 16 marzo e rilasciata il 17 giugno 2022; Ivan Federov, sindaco di Melitopol, città attualmente occupata, rapito l’11 marzo 2022 dall’esercito russo e poi liberato dopo cinque giorni di prigionia; Olekssandr Chekryhin e Stanislav Kulykivskyi, rappresentanti del Servizio statale dell'Ucraina per le emergenze; e Yaroslav Bozhko, rappresentante del Movimento di Resistenza Civile «Nastro Giallo».
Il Premio Sacharov
Il Premio Sacharov viene assegnato ogni anno dal Parlamento europeo. È stato istituito nel 1988 per onorare le persone e le organizzazioni che difendono le libertà fondamentali. È intitolato alla memoria del fisico e dissidente politico sovietico Andrei Sacharov ed è il massimo riconoscimento che l’Unione europea conferisce agli sforzi compiuti a favore dei diritti dell’uomo. Diversi vincitori, tra cui Nelson Mandela, Malala Yousafzai, Denis Mukwege e Nadia Murad, sono stati successivamente insigniti del Premio Nobel per la pace.
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