“Panettone fatto per bene", l'iniziativa natalizia di Emergency
Francesca d'Amato - Città del Vaticano
Garantire alle categorie più fragili l'accesso gratuito alle cure mediche, in tutti i Paesi in cui opera Emergency. Per assicurare a tutti questo diritto, la sede italiana dell'organizzazione umanitaria, fino all'11 dicembre è nelle piazze di diverse città italiane, per raccogliere fondi attraverso la vendita di panettoni.
I progetti in Italia
In Italia, Emergency aiuta stranieri e migranti, così come la fascia di popolazione italiana che vive in situazioni d'indigenza. L'organizzazione ha supportato le zone del centro Italia colpite dal terremoto con il “Progetto Sisma” dal 2016 sino al 2021, è impegnata inoltre nelle attività di ricerca e salvataggio di migranti e di assistenza agli sbarchi. “Abbiamo affrontato anche l'appoggio ai lavoratori stagionali”, spiega a Radio Vaticana - Vatican News Andrea Bernardinelli, Direttore del programma Emergency Italia. “Spesso nelle campagne i mezzi di trasporto per accedere ai presidi sanitari sono pochi o non esistono”, per questo motivo l'ong sostiene i braccianti nella zona di Ragusa, in Sicilia, dove si sposta con un minivan. Emergency opera anche a Rosarno, in Calabria, dove è attiva con un Polibus, ovvero con un autobus adibito ad ambulatorio medico, con cui si sposta per andare incontro agli stagionali che vivono in condizioni lavorative degradanti, di forte isolamento sociale e scarso controllo sanitario .
Il disagio sanitario nelle periferie
Le periferie sono frontiere ai margini della società, dove le fasce di popolazione più vulnerabili vivono una condizione di abbandono e disagio, sociale e psicologico. La maggior parte dei pazienti è costituita da italiani che vivono gravi situazioni di indigenza, per questo Emergency è attiva sul territorio con gli ambulatori mobili. Principalmente l'organizzazione interviene nelle città di Milano e Napoli. Nella città partenopea, l'assistenza sanitaria ai pazienti è offerta nel quartiere di Ponticelli, dove l'ong si impegna ad offrire un servizio d'infermieristica anche a domicilio. Nel capoluogo lombardo, il Polibus offre servizi di assistenza medica e infermieristica di base, oltre che di supporto psicologico.
La ferita psicologica
Spesso migranti, stranieri e le categorie più vulnerabili degli italiani incontrano molte difficoltà ad accedere al Sistema sanitario nazionale. Le ragioni di tale difficoltà sono dovute, nel caso degli stranieri, alla non conoscenza dei propri diritti, alle difficoltà linguistiche o all'impossibilità di muoversi all'interno dell'organizzazione sanitaria di un Paese che non si conosce. “Io dico sempre - continua Bernardinelli - che la patologia più grande di queste persone è quella amministrativa”. Spesse volte la difficoltà nell'accesso ai presidi sanitari crea un forte scompenso psicologico nelle persone che non hanno un adeguato accesso alle cure e che “si ammalano spesso per le condizioni in cui vivono e per la difficoltà di accedere ai presidi sanitari”. L'indicazine di Emergency è quella di ascoltare non solo le ferite fisiche ma anche quelle psicologiche, così come hanno dimostrato la pandemia di covid o lo stress da guerra vissuto dai profughi ucraini. L'accesso agli ambulatori, inoltre, presenta, gravi criticità normative, nonostante, aggiunge Bernardinelli, “l'articolo 32 della Costituzione italiana sancisca l'accesso alle cure primarie a qualsiasi individuo”. Una società malata, è la conclusione, "ha una difficoltà non solo sociale, ma anche economica”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui