Migliaia di voli cancellati negli Usa per la tempesta Elliot. In aumento le vittime
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Oltre tremila il numero dei voli cancellati nella giornata di ieri negli Stati Uniti a causa dell'eccezionale maltempo, 4.100 quelli con ritardi anche di molte ore. Quattro gli aeroporti che registrano le maggiori difficoltà in cui le cancellazioni proseguono. E' uno degli indicatori che dicono la difficile situazione provocata dalla tempesta di neve Elliot che ha colpito il Paese. Oltre sessanta le vittime, in 12 Stati, la metà nella sola zona di Buffalo, nello Stato di New York. 4000 le case senza elettricità e riscaldamento nella città, mentre nella zona del laghi, nella parte occidentale dello Stato, si teme ora che, alle abbondanti nevicate dei giorni scorsi, possano seguire inondazioni causate dallo scioglimento della neve.
Dichiarato lo stato d'emergenza a New York
La Guardia nazionale sta provvedendo rifornimenti di cibo e gasolio alle comunità rimaste isolate da giorni. Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha firmato la dichiarazione di emergenza per lo Stato di New York, in modo da facilitare gli aiuti federali. "Il mio cuore è con chi ha perso dei cari in questo weekend di festività”, ha scritto il presidente in un tweet, mentre la governatrice di New York, Kathy Hochul, avverte: "E' troppo presto per dichiarare vittoria e dire che tutto è finito, la bufera sta tornando e sono previsti tra i 15 ed i 30 centimetri di neve". L'invito alla popolazione continua ad essere quella di rimanere a casa e di non mettersi in
macchina. Gran parte delle vittime, infatti, sono rimaste uccise in incidenti stradali provocati dal maltempo.
L'ondata di gelo ha colpito anche il Texas, comprese le località sul confine con il Messico dove i migranti appena arrivati trovano difficoltà a trovare riparo dalle temperature insolitamente rigide. In molti, nella città di El Paso hanno passato il Natale in strada per mancanza di strutture adeguate.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui