Ucraina: bombardata la città natale del presidente Zelensky
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Tutta la notte scorsa batterie di missili russe hanno battuto la zona industriale di Kryvyi, città natale del presidente Zelenski, che si trova un centinaio di chilometri a ovest di Zaporizhzhia. Nell’attacco di segnalano un morto e tre feriti. Intanto varie zone dell’Ucraina sono senza energia elettrica e il freddo si fa sempre più intenso. Secondo il segretario di Stato americano, Blinken, il Cremlino starebbe usando proprio l’inverno come arma di guerra. A questa accusa si aggiunge quella della procura generale di Kiev, secondo la quale violenze e stupri sarebbero all’ordine del giorno.
Il freddo colpisce tutti
Da segnalare che le basse temperature stanno mettendo in crisi anche le truppe di Mosca, tra le quali, a detta di diversi osservatori, il morale sarebbe molto basso. Il confronto rimane forte anche tra Russia e Unione Europea. Bruxelles prosegue da oggi sull’embargo al petrolio russo, mentre Mosca si dice pronta a taglio della produzione e si dice fortemente contraria al limite del presso. In programma nuovi fornimenti di ami all’Ucraina, ma soprattutto a livello europeo si cercano strade per avviare un percorso diplomatico
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