In Ucraina ancora bombe e emergenza energetica
Fausta Speranza – Città del Vaticano
Allarme all’alba di oggi in Ucraina dopo che tre persone sono state uccise negli attacchi missilistici lanciati ieri dai russi. Si parla di oltre 120 attacchi missilistici russi in 24 ore. Fra le zone più martoriate c'è Bakhmut nel Donbass dove, spiega il sindaco, dei 70.000 abitanti originari "il 90 per cento ha lasciato la città mentre i rimanenti 8.700 continuano a vivere sotto le bombe". Sirene d'allarme antiaereo sono state attivate nella capitale Kiev e in tre regioni dell'Ucraina centrale nelle prime ore di oggi. L'allarme è scattato nell'oblast di Kiev e in quelli di Kirovograd e Cherkasy. I cittadini sono stati invitati dalle autorità a rimanere nei rifugi.
Black out
L’emergenza energetica è sempre più grave: il presidente Zelensky denuncia interruzioni nelle forniture dell’energia elettrica nella maggior parte del Paese. "E' particolarmente difficile – spiega - nella regione di Kiev e nella stessa capitale, nella regione di Leopoli, a Odessa, Kherson e nei dintorni, a Vinnytsia e nella Transcarpazia".
Secondo quanto riferisce il governatore di Mykolayv, Vitaly Kim, dopo una prima ondata di attacchi alle città ucraine con missili, la Russia sta colpendo il territorio con droni kamikaze Shahed. Nelle aree di Kiev e di Odessa missili sono stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina.
Tra le notizie da Mosca
Il governatore della regione russa di Saratov, a 500 chilometri dal confine con l'Ucraina, riferisce che nelle ultime ore le difese aeree di Mosca hanno distrutto un oggetto non identificato nel distretto di Engels. Nell'ultimo mese la base aerea militare russa di Engels è stata colpita due volte da droni. Durante una cerimonia della Marina, il presidente Vladimir Putin durante una cerimonia della Marina – secondo quanto riferito dall’agenzia Tass- ha dichiarato che le navi portamissili russe di ultima generazione a propulsione nucleare non hanno eguali a livello mondiale. La serie di sottomarini nucleari di quarta generazione Borei e Borei-A, armati con missili balistici intercontinentali Bulava, costituirà il nucleo delle forze navali strategiche nucleari per i prossimi decenni, ha dichiarato l'esercito russo. Intanto, il presidente russo Valdimir Putin ha firmato un decreto legge che prevede pene fino all'ergastolo per chi si rende colpevole di sabotaggio o atti sovversivi. Lo riporta Ria Novosti. Al codice penale russo - viene spiegato - verranno aggiunti tre nuovi articoli: “Assistenza ad attività sovversive”, “Formazione ai fini dello svolgimento di attività sovversive”, “Organizzazione di una comunità sovversiva e partecipazione ad essa”.
Aiuti a Kiev da Washington
Intanto, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha firmato, trasformandolo in legge, il provvedimento da 1.700 miliardi di dollari che finanzia il governo Usa per il prossimo anno fiscale e che include anche aiuti militari e umanitari all'Ucraina per 45 miliardi. Da Washington arriva anche la notizia che si valuta l’invio di veicoli da combattimento Bradley. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali una decisione definitiva non è ancora stata presa. Gli analisti ritengono che l'invio dei Bradley aumenterebbe le capacità di combattimento sul terreno di Kiev.
La guerra possibile tema del colloquio tra Putin e Xi Jinping
“I problemi regionali più gravi” sono il tema del colloquio previsto oggi in videoconferenza tra i presidenti di Russia e Cina, Vladimir Putin e Xi Jinping. Sarà molto importante scambiare posizioni, ha detto ieri il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Il primo scambio di saluti di benvenuto sarà pubblico, poi la conversazione proseguirà a porte chiuse, perché le attrezzature e le comunicazioni speciali lo consentono", ha precisato Peskov, aggiungendo: "Si parlerà prima di tutto delle relazioni bilaterali russo-cinesi".
Vite umane prioritarie ma attenzione anche al patrimonio culturale
L'associazione Restauratori senza frontiera (RSF) di Roma in occasione delle feste natalizie si èunita al progetto "Save Ukraine Art 22" con l'obiettivo di aprire un secondo fronte di aiuti nell'ambito del progetto stesso, che nato nel marzo scorso ha permesso già l’invio di vernici e altri materiali, per raccogliere da privati donazioni di attrezzature per proteggere e spostare le opere d'arte in Ucraina. L'associazione RSF è impegnata in molte altre zone di guerra. In questa occasione l'Istituto nazionale ucraino di Ricerca e Restauro, che ha sede a Leopoli, attraverso Save Ukraine Art 22 - progetto coordinato tra gli altri da Lucio Gomiero – ha diffuso un video per lanciare un appello e chiedere donazioni per difendere l'arte, un settore al quale, ovviamente, arrivano per ultimo gli aiuti, dopo quelli per le persone in difficoltà.
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