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 Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Ospedale Pediatrico Bambino Gesù

Un progetto che dona speranza ai piccoli pazienti di leucemia mieloide acuta

All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù al via la sperimentazione di una nuova terapia con cellule geneticamente modificate, le CAR-Natura Killer, mirata a combattere le forme di leucemia mieloide acuta recidivate e resistenti alle cure tradizionali. La nuova rete italiana di ricerca in campo oncoematologico è sostenuta dalla Fondazione Umberto Veronesi

Eliana Astorri e Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Un progetto di ricerca importante e innovativo, iniziato in questi giorni, che potrà contribuire a migliorare gli approcci diagnostici e terapeutici nell’ambito della leucemia mieloide acuta, LMA, un tumore del sangue molto aggressivo che in Italia colpisce circa 70 bambini all’anno. La rete di ricercatori italiani Palm, Pediatric Acute Leukemia of Myeloid origin, coordinata dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e sostenuta con oltre 3 milioni di euro dalla Fondazione Umberto Veronesi ha avviato la prima sperimentazione clinica in Europa con cellule CAR-Natural Killer per sviluppare nuove metodiche diagnostiche per la LMA.  

Una malattia rara

Questa attività contribuirà da subito ad ottimizzare il trattamento dei bambini italiani con diagnosi di LMA e dei pazienti pediatrici dei Paesi Europei che adottano il protocollo internazionale per la cura di questa malattia ematologica rara che, originandosi nelle cellule staminali presenti nel midollo osseo, si sviluppa rapidamente diffondendosi in tutto l’organismo.

Le cellule CAR-Natural Killer

Il professor Franco Locatelli, ordinario di pediatria all’Università Cattolica del sacro Cuore e responsabile dell’area di oncoematologia pediatrica e terapia cellulare e genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma spiega a Vatican News come le cellule CAR-Natural Killer agiscano contro questa patologia soprattutto quando si presenta in forme recidivate o resistenti alle terapie già utilizzate: “Quanto andremo a sviluppare è l'uso delle cellule Natural Killer: elementi appartenenti al nostro sistema immunitario dotati di importante capacità di distruggere elementi trasformati, quindi cellule leucemiche e in generale cellule tumorali, aumentando la loro efficacia attraverso una modificazione genetica che le reindirizza sul bersaglio tumorale. Fino ad oggi sono state sviluppate queste terapie impiegando i T-linfociti, quindi parlavamo di cellule CAR-T. Con questo progetto l'ambizione è di utilizzare le cellule CAR-NK proprio perché dotate di grande efficacia e anche dal miglior profilo di sicurezza rispetto alle cellule CAR-T”.

Ascolta l'intervista al professor Franco Locatelli

Cellule generabili da donatore esterno

Significativi secondo i dati sperimentali ottenuti i benefici rispetto alla cellule CAR-T: “ci dimostrano – spiega Franco Locatelli - come le cellule Natural Killer trasformate attraverso recettori chimerici abbiano minor tossicità in particolare sulla componente dei vasi e per quel che riguarda anche l'azione sulle cellule midollari normali. Inoltre le cellule CAR-NK possono essere generate da un donatore esterno e impiegate anche prescindendo da quello che era fino adesso la caratteristica delle cellule CAR-T, cioè l'uso di cellule proprie del paziente. In questo progetto andremo a rifinire, attraverso approcci di ultima generazione, quelli che sono i profili molecolari delle leucemie mieloidi acuti del bambino, attraverso quegli approcci di Next Generation Sequencing (NGS) che permettono giustappunto di definire con precisione la presenza di lesioni molecolare ricorrenti e il loro valore prognostico”.

Verso un protocollo internazionale

Si prevede che l’inizio del trial, l'applicazione clinica delle cellule CAR-NK, avvenga tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 su una coorte di pazienti pediatrici e adulti. Non è escluso che unico protocollo di cura possa essere adottato a livello internazionale, dal momento che, prosegue Locatelli, “il trattamento dei pazienti con mieloide acuta in età pediatrica sarà condiviso con altri paesi e in particolare con i colleghi tedeschi, austriaci, della Repubblica Ceca e della Polonia, trasleremo in prospettiva questo approccio anche in pazienti pediatrici di quei paesi. Peraltro non è da escludere, in caso di risultati postivi, anche un'applicazione delle cellule CAR-NK alle leucemie mieloide acute dell'adulto”.

Il progetto di ricerca e sviluppo di terapie innovative per la LMA finanziato da Fondazione Umberto Veronesi avrà una durata di 5 anni e coinvolgerà l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù come Centro di riferimento, il Laboratorio di diagnostica centralizzata della Clinica Oncoematologica di Padova, il Dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano e il Department of Leukaemia dell’MD Anderson Cancer Center (Houston, USA) come Centri collaboranti e contributivi allo svolgersi del progetto. I ricercatori del network si dedicheranno: all’identificazione di nuove alterazioni molecolari predittive di outcome; alla scoperta dei meccanismi responsabili della resistenza alle cure o delle ricadute di malattia e alla messa in atto di sperimentazioni cliniche basate sull’uso delle cellule CAR- Natural Killer per i pazienti con LMA recidiva e/o refrattaria. 

Un numero per sostenere il progetto

Da lunedì 13 a domenica 19 febbraio 2023 sarà possibile sostenere Fondazione Umberto Veronesi per finanziare la piattaforma di ricerca “PALM” con un SMS da telefono cellulare o una chiamata da rete fissa al 45598 per dare ai bambini e ai ragazzi malati di tumore la speranza di combattere questa terribile malattia e diventare grandi.

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24 gennaio 2023, 13:40