Il Burkina Faso chiede ai militari francesi di lasciare il Paese
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il governo del Burkina Faso ha ribadito la richiesta alla Francia di ritirare le sue truppe dal territorio del Paese africano. “Questa decisione non causerà la fine delle relazioni diplomatiche tra Ouagadougu e Parigi”. Queste le dichiarazioni dall’esecutivo, dal quale si fa sapere che si tratta di una normale decisione, che rientra nei termini di un precedente accordo che prevede per il Paese africano la piena sovranità sul proprio territorio.
I rapporti con le ex colonie africane
Secondo gli osservatori, quelle del governo burkinabé sono dichiarazioni che non celano del tutto i sentimenti di ostilità nei confronti dell’ex potenza coloniale. Nei giorni scorsi centinaia di persone hanno manifestato contro la presenza della Francia, che nel Paese centrafricano ha una base militare con 400 soldati, situata a Kamboinsin, alla periferia della capitale Ouagadougu, chiedendo il ritiro definitivo dell'ambasciatore francese, Luc Hallade, e scandendo slogan sull’indipendenza. Le dimostrazioni hanno avuto un drammatico culmine il 2 ottobre scorso, quando i manifestanti hanno assalito la sede diplomatica e l’istituto di cultura francesi.
Il Burkina alla ricerca di altri alleati
Le tensioni tra Burkina Faso e Parigi si sono intensificate negli ultimi mesi. Intanto, a detta di diversi osservatori, con la giunta militare di Ouagadougou starebbe cercando un dialogo con la Russia in un momento assai delicato come quello della guerra in Ucraina, che vede tra i sostenitori principali di Kyiv proprio la Francia che l'anno scorso ha già dovuto ritirare le proprie truppe dal Mali. Se dovesse lasciare anche il Burkina Faso, è possibile che trasferisca i militari in Niger, dove già si trovano quasi 2 mila soldati transalpini.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui