Onu: in Ucraina circa 7 mila civili morti e 11 mila feriti dall'inizio della guerra
Luca Collodi - Città del Vaticano
L'esercito ucraino si sta preparando a rispondere ad un possibile nuovo attacco delle truppe di terra russe dalla Bielorussia in direzione della capitale Kyiv. "A tal fine, le posizioni difensive nel nord del Paese sono già state preparate e rafforzate". Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio registrato alla cerimonia di assegnazione dei Golden Globe ha ribadito che 'non ci sarà una Terza Guerra Mondiale'', sostenendo che, con l'aiuto del mondo libero, "l'Ucraina fermerà l'aggressione russa sulla nostra terra". E mentre Europa e Nato confermano il sostegno militare al Paese, il ministro degli Esteri tedesco frena sull’invio di carri armati Leopard a Kyiv.
Vittime di guerra
Le Nazioni UnIte, intanto, hanno confermato la morte ad oggi di 6.952 persone e 11.144 casi di feriti civili in Ucraina a seguito dell'invasione su vasta scala della Russia. L'Onu ha però sottolineato che il bilancio effettivo delle vittime potrebbe essere più alto, "perché ci sono ritardi nel ricevere informazioni da alcuni luoghi dove sono in corso i combattimenti e molti rapporti devono ancora essere confermati". Secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, la Russia invece avrebbe perso 112.960 uomini fra le sue fila dal giorno dell'attacco di Mosca all'Ucraina, lo scorso 24 febbraio.
La guerra
I russi hanno attaccato Kharkiv poche ore dopo la visita del ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock. Intanto il gruppo di mercenari russi Wagner ha reso noto che i suoi uomini hanno preso il controllo della città di Soledar, città nell'Est dell'Ucraina ricca di miniere di sale. La città sarebbe circondata e il numero dei prigionieri sarà annunciato oggi. Kyiv tuttavia smentisce la presa di Soledar da parte russa.
Gli aiuti
Europa e Nato confermano il sostegno militare all'Ucraina. Il ministero degli Esteri tedesco, tuttavia, frena sull'invio dei carri 'Leopard'. 'L'Italia continuerà a fare la sua parte'' in Ucraina ''pronta a inviare altre armi'' con l'obiettivo di arrivare a ''una pace giusta'' che riconosca ''l'indipendenza'' di Kyiv. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando che Roma ''sta facendo tutto quello che può" in Parlamento, aumentando di 10 milioni i contributi economici, inviando "oltre 50 tonnellate di materiale per la ricostruzione della rete elettrica del Paese distrutta dagli attacchi di Mosca''.
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