Soledar, la battaglia più sanguinosa
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Le foto satellitari mostrano uno scenario di devastazione, ma sulle sorti di Soledar - città della zona orientale dell'Ucraina - le voci sono contrastanti: Mosca sostiene di averla ormai conquistata; il presidente Zelensky ribatte e rivendica che le forze ucraine stanno mantenendo le loro posizioni infliggendo perdite significative alle truppe russe. Tuttavia, l'oligarca Yevgeny Prigozhin - ha cui fa capo la milizia privata Wagner - l'11 gennaio ha rivendicato la vittoria sul campo, ricevendo le congratulazioni dal Cremlino.
Strategica Soledar
Roventi e feroci, gli scontri non si sono comunque ancora placati sulla città. Soledar è un punto strategico perchè ricca di miniere di sale e perché per i russi rappresenta la piattaforma per la successiva fondamentale mossa: attaccare e conquistare la vicina città di Bakhmut, che da mesi resiste all’assalto. Il governatore del Donetsk intanto ha lanciato l'allarme denunciando l'impossibilità di evacuare almeno 500 civili, tra cui 15 bambini.
Le proposte russe
Da Mosca arrivano due proposte: a partire dalla primavera, alzare il limite massimo di età per arruolare i cittadini e confiscare proprietà e beni di quei russi che si oppongono alla guerra. Per il presidente della Duma, le attuali sanzioni nei confronti di chi si schiera contro l'"operazione militare speciale" in Ucraina, non sono abbastanza severe.
Il monito del Fondo monetario internazionale
A farsi portavoce delle preoccupazioni dell'FMI è direttamente la direttrice generale, Kristalina Georgieva che, nel prospettare le difficoltà di un anno "duro" per l'economia mondiale, sottolinea come la più grande preoccupazione derivi dalla Guerra in Ucraina, in grado di trascinare verso il basso le economie mondiali e, di conseguenza, la possibilità di crescita.
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