Nuovi aiuti Usa all'Ucraina. Mosca: no a trattative
Stefano Leszczynski – Città del Vaticano
A una settimana dalla visita del presidente Biden a Kyiv, arriva nella capitale ucraina Janet Yellen, segretaria del Tesoro degli Stati Uniti con una trance di aiuti finanziari da oltre un miliardo di dollari ed entro settembre i miliardi diventeranno addirittura dieci. Un segnale concreto, questo, che Washington intende mantenere la promessa di rimanere al fianco dell’Ucraina fino alla fine del conflitto e anche oltre. Soddisfazione dalla Casa Bianca anche per la notizia di aiuti umanitari per 400 milioni provenienti dall’Arabia Saudita. Gli analisti concordano: è un conflitto di logoramento e la tenuta economica dell’Ucraina diventa strategica.
Russia: per ora no a negoziati
Dal Cremlino ieri nuove chiusure a ogni possibilità negoziale con il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, che ha confermato che la guerra va avanti e il vice presidente Medvedev che è tornato a minacciare l’uso dell’arma nucleare. L’attenzione internazionale intanto si concentra su quelle che saranno le scelte di Pechino, dove è giunto in visita il presidente bielorusso Lukashenko, e le sorti della fragile Moldova la cui integrità territoriale è stata minacciata da Mosca. E in questi giorni ci si interroga proprio sulla tenuta del sistema politico in Moldova, teatro di un aspro scontro tra fazioni filo-russe e filo-europeiste. Anche qui a giocare un ruolo determinante è la fragilità del sistema economico del Paese.
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