Gli Usa confermano sostegno a Kyiv. Cento Leopard da Germania, Olanda, Danimarca
Luca Collodi – Città del Vaticano
Le forze russe hanno bombardato nella notte la città di Kharkiv, nell'Ucraina nord-orientale. Intanto nel suo discorso a Washington sullo Stato dell’Unione al Congresso, il presidente americano Joe Biden ha sottolineato che gli Stati Uniti saranno al fianco dell'Ucraina "finché sarà necessario". Il capo della Casa Bianca ha parlato approfonditamente della "brutale aggressione russa": "Un test per gli anni a venire, per gli Usa, per il mondo", ha detto, "la nostra nazione sta lavorando per più libertà, più dignità, più pace, non solo in Europa, ma ovunque". Il presidente ha parlato anche di problemi interni: “La nostra democrazia ha affrontato la sua più grande minaccia dai tempi della guerra civile - ha ricordato -. Oggi, benché ferita, la nostra democrazia rimane indomita e intatta”. Poi la proposta di Biden ai repubblicani a continuare a lavorare insieme per il Paese e la possibilità di una sua ricandidatura alla Casa Bianca nel 2024.
Leopard all’Ucraina
Da Kyiv, dove ieri si recato in visita, il ministro della Difesa tedesco ha annunciato, insieme con gli omologhi olandese e danese, che saranno Germania, Olanda e Danimarca a fornire all'Ucraina entro marzo un centinaio di Leopard del vecchio modello. L'Olanda, inoltre, darà un contributo finanziario e di personale, ha twittato il ministro olandese della Difesa.
Migliaia le vittime della guerra
È intanto guerra di cifre tra Russia e Ucraina sui caduti in conflitto. Secondo Kyiv, nelle ultime 24 ore sono stati uccisi oltre mille sodati russi. Per Mosca sarebbero oltre seimila i soldati ucraini uccisi a gennaio. Di fatto né Ucraina, né Russia diffondono cifre sulle proprie perdite. Intanto continua l'offensiva di Mosca sul Donetsk con decine di migliaia di soldati schierati, ma, secondo il Ministero della Difesa britannico, la Russia non dispone quasi certamente delle munizioni e delle unità di manovra necessarie per un'offensiva di successo. I rifugi antiatomici in tutta la Russia sono, intanto, sottoposti a ispezioni e riparazioni in seguito all'ordine del Cremlino di migliorare le infrastrutture del Paese che risalgono all’epoca sovietica.
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