Francia, ancora proteste contro la riforma delle pensioni
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Ancora una serata di incidenti con scontri, lanci di oggetti, danneggiamenti e incendi di rifiuti ieri a Parigi e in altre grandi città francesi durante le manifestazioni di protesta contro la riforma delle pensioni. Almeno 46 le persone sottoposte a fermo di polizia prima della mezzanotte, dopo i 300 fermi della sera precedente e ci sono polemiche su presunte violenze da parte delle forze dell’ordine che a Place de la Republique a Parigi, per disperdere i circa 3500 manifestanti, ha fatto diverse cariche e utilizzato gas lacrimogeni così come nell’omonima stazione della metropolitana.
Macron: folla non ha legittimità di fronte a popolo sovrano
Il presidente francese Macron, parlando ieri sera ai parlamentari della maggioranza ricevuti all'Eliseo, all'indomani dell'adozione della riforma sulle pensioni da parte del Parlamento, ha avvertito che "la folla" che manifesta contro la riforma non ha "nessuna legittimità di fronte al popolo che si esprime sovrano attraverso i suoi eletti". Promettendo di difendere "l'ordine democratico e repubblicano", Macron ha ammesso errori nella gestione della crisi e nella comunicazione della riforma e oggi parlerà in Tv per cercare di "placare la rabbia" dei francesi. Il presidente cercherà di spiegare le sue ragioni e perchè la riforma delle pensioni è così importante: lo farà intervistato alle ore 13 sulle due principali emittenti Tv del Paese, i canali TF1 e France 2. C'è attesa di conoscere anche quale sarà la sua strategia di uscita dalla crisi politica, tuttavia Macron ha già anticipato che non cambierà il governo, neppure con un rimpasto, nè indirà nuove elezioni o convocherà un referendum, come chiesto dall'opposizione.
Domani nuove imponenti manifestazioni
Secondo Le Figaro sono tra i 600mila e gli 800mila i manifestanti che si prevede scenderanno in strada in tutta la Francia giovedì per nuove manifestazioni. Le proteste in corso tengono paralizzati diversi settori economici e minacciano di lasciare a secco di carburante, nei prossimi giorni, il Paese.
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