Francia, Macron: avanti con la riforma delle pensioni
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il presidente Macron ha preso atto della situazione di estrema tensione sociale, ha ammesso qualche errore fatto in passato e oggi ha parlato alla nazione in diretta televisiva sul tema che sta provocando forti proteste in tutta la Francia. Le pensioni di domani non saranno più come quelle di oggi, ma si smetterà di lavorare all’età di 64 anni, anziché agli attuali 62.
La Francia ha bisogno della riforma
Rispettare il pensiero di tutti e le manifestazioni di dissenso, ma non la violenza. Il presidente Macron è entrato subito nel vivo della questione che sta creando il caos in Francia con dimostrazioni praticamente giornaliere a Parigi e in altre grandi città francesi. Ma sulla riforma delle pensioni il capo dell’Eliseo non ha retrocesso di un millimetro. Il bene del Paese – ha spiegato – è sopra ogni cosa e la riforma non è un lusso, ma una necessità sacrosanta da adottare nell’interesse superiore della nazione.
Una legge impopolare, ma necessaria
La situazione previdenziale attuale, ha detto ancora Macron, è insostenibile per cui la normativa prosegue il suo cammino democratico. Sono pronto ha sottolineato ad accollarmi tutta l’impopolarità che ne deriverà. Infine sul fronte politico ha fatto sapere che c’è bisogno di una maggioranza più ampia. Infine l’auspicio dell’apertura del dialogo con sindacati e partiti. Ora c’è da vedere come la piazza accoglierà le parole del presidente.
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