Italia, anche la Camera dei Deputati approva il "Ddl Anziani"
Michele Raviart - Città del Vaticano
La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che delega il governo in materia di politiche in favore delle persone anziane. Il testo era già passato in Senato lo scorso 8 marzo ed è stato approvato con 150 voti a favore e nessun voto contrario, mentre 72 sono state le astensioni. Hanno votato con la maggioranza di governo i deputati di Azione-Italia Viva, mentre si sono astenute tutte le forze di opposizione.
Continuità di vita e di cura
Obiettivo del disegno di legge, che rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza e le cui norme attuative saranno integrate da successivi decreti legislativi, è quello di integrare l’aspetto sociale, sanitario e assistenziale per gli anziani, promuovendo la casa come luogo di cura dell’anziano, ridisegnando l’infrastruttura assistenziale e garantendo il diritto alle cure palliative domiciliari. A beneficiarne saranno i 14 milioni di over 65 in Italia. In particolare il provvedimento tende a ridurre i cosiddetti ricoveri impropri, che costringono gli anziani a rimanere nelle strutture oltre il day hospital previsto perché impossibilitati ad avere assistenza a domicilio.
Assistenza e dialogo tra generazioni
I 3 milioni di anziani non autosufficienti, inoltre, potranno beneficiare di piani di assistenza individualizzati che saranno definiti in “punti unici di accesso”, mentre saranno implementante misure a favore dell’invecchiamento attivo, in modo da evitare che la persona anziana non si senta esclusa, ma integrata nel tessuto sociale. Previsti in questo senso incentivi di cohousing in modo da favorire la vicinanza abitativa tra le generazioni e incentivi ai caregiver.
Bellucci: nasce un nuovo welfare
Parla di obiettivo storico il vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali e deputato FDI, Maria Teresa Bellucci. Obiettivo, raggiunto in soli 150 giorni, che, secondo il vice ministro, cambia radicalmente l’approccio dello Stato rispetto alle persone anziane. Si tratta di una riforma strutturale e contro la loro marginalizzazione che affronta la grave carenza di assistenza territoriale, sia sanitaria che sociale, che si ripercuote sulle strutture ospedaliere e sulle famiglie". "Il governo, modificando il testo ereditato dal precedente esecutivo - sottolinea Bellucci - aggiunge cuore, solidità e coraggio dando un messaggio di speranza e di civiltà, che va nella direzione di una maggiore inclusione, protezione e valorizzazione delle persone nella terza fase della loro vita”. “Nasce oggi un nuovo welfare dove lo Stato si fa Stato che ha cura, scongiurando l’isolamento e la solitudine mediante la valorizzazione delle persone anziane anche non autosufficienti".
Paglia: un traguardo storico
Commentando l’approvazione in Senato due settimane fa, monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, aveva parlato di “un traguardo storico, per una norma che rivede radicalmente tutto l’assetto assistenziale, e non solo, rivolto agli over 65”.”La continuità di vita e di cure presso il proprio domicilio è certamente l’aspetto più rilevante del provvedimento”, aveva dichiarato, “le norme rafforzano anche il diritto di accesso ai servizi di cure palliative, creano finalmente un sistema di governance integrato, introducono accanto alla gestione della disabilità e non autosufficienza la nozione di fragilità e le attività preventive connesse. Si tratta dunque di una legge molto ambiziosa negli obiettivi da raggiungere e che modifica in profondità gli attuali assetti organizzativi".
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