Un ponte di ghiaccio si stacca dalla parete del ghiacciaio Perito Moreno in Argentina per effetto del riscaldamento del pianeta (foto d'archivio del 2016) Un ponte di ghiaccio si stacca dalla parete del ghiacciaio Perito Moreno in Argentina per effetto del riscaldamento del pianeta (foto d'archivio del 2016) 

Riscaldamento globale, pubblicato il nuovo rapporto Onu

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul clima delle Nazioni Unite, ha presentato ieri un documento che indica le direttive che i governi devono adottare in fretta prima che l’avanzata dell’emergenza climatica diventi decisiva. “La situazione che emerge nel rapporto – spiega Masullo di Greeaccord - è così grave da rappresentare una bomba già esplosa”

Gabriele Rogani – Città del Vaticano

Al fine di mitigare gli effetti del riscaldamento globale, è stato pubblicato ieri il rapporto dell’Onu stilato dall’IPCC, ossia il Gruppo Intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico. Una guida per disinnescare una bomba a orologeria, ha definito il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il documento che indica ai governi le disposizioni da attuare nel breve periodo, anche al netto dei costi elevati che richiedono. Otto anni circa per arrivare alla formulazione di tale relazione, che pone al centro della questione il tema della neutralità carbonica: non si impone di smettere del tutto di produrre gas serra, bensì di rimuovere una quantità pari a quella immessa nell’atmosfera. Se da una parte servono misure per ridurre le emissioni, tra le quali l’imperativo di smettere di usare i combustibili fossili, dall’altra sarà necessario proprio dimezzare le emissioni di gas serra.

Il ghiacciaio Perito Moreno in sofferenza a causa del riscaldamento globale (marzo 2023)
Il ghiacciaio Perito Moreno in sofferenza a causa del riscaldamento globale (marzo 2023)

Una sfida per l’Unione Europea

L’obiettivo del nuovo rapporto è quello di impedire che entro la prima metà degli anni Trenta, si possa verificare un aumento di 1,5° rispetto al periodo precedente all’epoca industriale. A Radio Vaticana-Vatican News il direttore scientifico di Greenaccord Andrea Masullo si è espresso così in merito allo scenario climatico attuale: “La sfida maggiore per l’Unione Europea è quella di rendere pratica la leadership che ha assunto nelle trattative di questi anni, senza lasciarsi influenzare dalle reazioni passive di alcuni governi impegnati in situazioni contingenti. Ciò che emerge nel documento è così grave da rappresentare una bomba già esplosa, tuttavia a rallentatore: l’obiettivo del grado e mezzo, considerato di sicurezza, è ormai irraggiungibile. L’Europa sarà uno dei continenti più colpiti, seguendo con attenzione anche la condizione dei profughi ambientali, che secondo le previsioni saranno centinaia di milioni”.

Ascolta l'intervista a Andrea Masullo

I Paesi più poveri e l’importanza di Papa Francesco

Lo stesso Guterres ha spiegato come i Paesi più ricchi abbiano la responsabilità di agire più in fretta rispetto agli altri, quelli cioè più poveri che subiscono maggiormente gli effetti dei cambiamenti climatici. Anche su questo si è soffermato Masullo: “Il prezzo più alto lo pagano tutti i Paesi più poveri, senza risorse per far fronte a situazioni ambientali critiche. La desertificazione è già presente da molto tempo in Africa e non fa altro che peggiorare. Penso anche all’India, all’America Latina. Ciò che fanno i Paesi ricchi per il loro benessere ricade su chi non ha risorse per reagire di fronte a conseguenze negative”. In un contesto così delicato, Masullo conclude sottolineando l’importanza della voce di Papa Francesco sull’argomento: “Ha sottolineato la drammaticità della situazione, mettendo in luce il fatto che ogni cosa è legata: dalla salvaguardia del creato alla sicurezza dell’umanità, passando per la cura dei poveri, tutti elementi che sono facce diverse della stessa medaglia”.

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21 marzo 2023, 16:03