Nel Mediterraneo ancora naufraghi in pericolo
Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano
È stato ristabilito il contatto, ma è ancora in mare la motopesca avvistata ieri sera in pericolo nel Mediterraneo centrale. L’imbarcazione procede verso nord con il motore ancora funzionante, si trova nella Sar di Malta, rettangolo virtuale entro cui le operazioni di ricerca e salvataggio in mare competono alle autorità di La Valletta.
Forti preoccupazioni
Alarm Phone, che ha ricevuto l’SOS dei migranti, è preoccupata per le loro vite, considerate le avverse condizioni del mare. Il Centro di soccorso di Roma, contattato dall’Ong, ha risposto di avvertire le autorità maltesi, perché competenti in quell’area. La Valletta si è assunta il coordinamento. Il recupero tuttavia è reso difficile dalle condizioni meteorologiche che continuano a essere pessime con onde altre fino a tre metri e, fino alla notte scorsa, raffiche di vento di oltre 40 nodi. Nel corso della notte a proteggere la barca sono giunti due mercantili e la nave Geo Berents di Medici Senza Frontiere. In questo contesto la premier italiana Giorgia Meloni ha convocato per oggi un vertice di governo, mentre al Senato dovrebbe entrare nel vivo l'esame del nuovo decreto migranti.
Buone le condizioni dei naufraghi di Lampione
Nel frattempo i medici del poliambulatorio di Lampedusa stanno visitando alcuni tra i 32 naufraghi tratti in salvo ieri sera dalla Guardia costiera nello scoglio di Lampione, neille isole Pelagie. Salvataggio reso possibile grazie ai diversi voli di elicotteri. Tra i naufraghi c'è anche una donna incinta e i medici riferiscono che lei e il figlio sono in buone condizioni.
Nave umanitaria arrivata nel porto di Salerno con 92 naufraghi a bordo
È di questa mattina, invece, la notizia dell'arrivo nel porto di Salerno dell'Ocean Viking, a bordo della quale ci sono 92 persone, tra cui nove donne, 48 minori non accompagnati e tre accompagnati da familiari. I naufraghi sono stati soccorsi nel pomeriggio di sabato scorso mentre navigavano su un gommone sgonfio in acque internazionali al largo della Libia. "Sono esausti e alcuni hanno delle ustioni provocate dal carburante", aveva spiegato Sos Mediterranea. Immediatamente dopo il soccorso, alla nave umanitaria è stata assegnato il porto di Salerno come sicuro per lo sbarco, a 880 chilometri di distanza dall'area delle operazioni. Una traversata resa difficoltosa dalle pessime condizioni meteomarine.
L'odissea di un ragazzo
"I sopravvissuti stanno cercando di riprendersi sul ponte, tra venti forti e pioggia", spiegano i soccorritori. Tra loro c'è Amadou, 17 anni, uno dei tanti minori che hanno affrontato il viaggio da soli. "Sono arrivato in Libia a 12 anni dopo che i miei genitori hanno divorziato", ha raccontato al team di Ocean Viking, "non c'è posto per me a casa in Guinea Conakry". Amadou ha tentato di raggiungere l'Italia per quattro volte e per tre è stato catturato e riportato nei centri di detenzione.
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