Al G7 di Hiroshima il presidente ucraino Zelensky
Giancarlo La Vella e Luca Collodi – Città del Vaticano
I lavori del G7 si sono aperti in Giappone con la sessione plenaria dedicata alla resilienza e alla sicurezza economica, una tematica fondamentale in questo periodo in cui è proprio la stabilità economica che sembra vacillare, non solo nei Paesi più poveri, ma anche nelle economie più forti. E questo dibattito vuole coinvolgere proprio i Paesi del sud del mondo, invitati al vertice dalla presidenza giapponese. La presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, proprio per creare un coinvolgimento virtuoso delle nazioni più in difficoltà, ha proposto di accogliere l’Unione Africana nel più vasto gruppo del G20.
Un mondo senza nucleare
Tra gli interventi di spicco, quello del presidente americano Joe Biden: “Libereremo insieme il mondo dal nucleare”. Parole importanti, poiché pronunciate nel luogo in cui il 6 agosto 1945 esplose la prima bomba atomica. Il messaggio è attualissimo in riferimento al conflitto in Ucraina, che rischia sempre di più di allargarsi e divenire una guerra nucleare.
Zelensky al G7
E al G7 non può mancare l’argomento della guerra in Ucraina. Oggi la partecipazione del presidente Zelensky, che ha appena partecipato a Gedda, in Arabia Saudita, alla conferenza della Lega Araba. La presenza del capo dello Stato in Giappone avviene mentre in Ucraina continua il confronto armato tra forze locali e quelle russe. Nella notte ci sono stati nuovi attacchi russi con droni sulla capitale Kyiv, parzialmente respinti dalla contraerea ucraina. Continua poi la lenta controffensiva di Kyiv a Bakhmut, mentre esplosioni sono avvenute a Mariupol.
Aerei F16 all’Ucraina
Sul fronte delle forniture degli armamenti, c’è da registrare il sì degli Stati Uniti alla consegna di aerei caccia F 16, un’eventualità che potrebbe far virare a favore dell’Ucraina le sorti del conflitto. Il consigliere alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Sullivan, ha confermato ai giornalisti presenti a Hiroshima per il G7 che il presidente Biden in prima persona ha detto che gli Usa sosterranno uno sforzo congiunto per addestrare i piloti ucraini sui caccia F16, ma precisando che la fornitura dei velivoli potrà avvenire in un secondo momento. Una notizia, questa, che in parte risponde alla forte richiesta di Zelensky di avere dall’occidente armamenti più efficaci a far fronte all’avanzata russa, richiesta già espressa dal capo dello Stato nel recente tour europeo, corroborata dall’adesione di Roma, Parigi, Berlino e Londra.
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