Medio Oriente, Israele e Gaza concordano un cessate il fuoco
Marco Guerra - Città del Vaticano
Le fazioni armate a Gaza e Israele hanno raggiunto un cessate il fuoco questa mattina, 3 maggio, dopo 24 ore di tensioni e attacchi reciproci seguiti alla morte in carcere di un esponente della Jihad islamica.
I raid aerei nella notte
Prima della tregua è stata una notte segnata dai raid aerei di Israele sulle postazioni dei gruppi militanti palestinesi guidati da Hamas nella Striscia di Gaza. Non sono segnalate vittime o feriti e da parte israeliana si giustificano le incursioni come risposta agli attacchi con razzi dei palestinesi iniziati martedì mattina. Dal canto loro Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno rivendicato il lancio 37 razzi contro il sud di Israele. I media israeliani riferiscono che almeno nove persone sono rimaste ferite, tra cui un lavoratore cinese, dopo che uno dei razzi ha colpito un edificio nella città di Sderot. Uno dei feriti è in condizioni critiche.
Oltre 100 morti da gennaio
Sempre ieri, 2 maggio, i massimi funzionari della sicurezza di Israele si sono riuniti per valutare la situazione e la possibile risposta militare. Il livello dello scontro si è di nuovo alzato dopo la morte in un carcere israeliano dello sceicco palestinese Adnan, per le conseguenze di quasi tre mesi di sciopero della fame, condotto per denunciare una detenzione ritenuta arbitraria e senza uno specifico capo di accusa. Ma le tensioni sono ai massimi dallo scorso gennaio, in questi quattro mesi sono stati uccisi almeno 100 palestinesi dai soldati israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme est, mentre 19 israeliani sono morti in una serie di attacchi compiuti da palestinesi.
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