Kyiv nega di essere responsabile dell'attacco al Cremlino
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
"Cosa farebbero gli americani se un drone colpisse la Casa Bianca, il Campidoglio o il Pentagono? La risposta è ovvia per chiunque: la punizione sarebbe dura e inevitabile. La Russia risponderà a questo atto di terrorismo sconsiderato e arrogante", ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Antony Antonov. Kyiv però nega che il drone fosse ucraino e c’è chi proprio negli Stati Uniti paventa l’ipotesi che si tratti di un attacco orchestrato dalla Russia nel tentativo di trasmettere l'importanza della guerra alla popolazione, nonché di creare le condizioni per una più ampia mobilitazione sociale. La Casa Bianca al momento non conferma l’autenticità dell’attacco. In un video diffuso sui social, si vede un oggetto bianco precipitare verso la cupola del palazzo presidenziale russo e poi esplodere. Una terza ipotesi viene poi riportata dai media internazionali: l'attacco potrebbe essere stato portato avanti da una "opposizione interna" russa. Al momento, dunque, sono almeno tre le ipotesi su quanto accaduto al Cremlino.
Ucraina sotto attacco
Nella notte le sirene hanno suonato praticamente in buona parte dell’Ucraina, mentre è salito a 21 il bilancio dei morti a seguito dei bombardamenti russi avvenuti ieri sulla regione di Kherson. Intanto l’Unione Europea ha approvato il secondo pilastro del piano munizioni a Kyiv. Si tratta di un sostegno alle "forze armate ucraine da 1 miliardo di euro per l'acquisto congiunto di munizioni e missili".
Zelensky in Olanda
Intorno all'una di notte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di ritorno dalla Finlandia, è arrivato in Olanda per una visita a sorpresa, in cui visiterà anche la Corte penale internazionale all'Aja: lo ha reso noto l'agenzia di stampa olandese Anp. Zelensky è arrivato dunque nella notte su un aereo del governo dei Paesi Bassi dopo aver partecipato al vertice dei Paesi nordici a Helsinki. La Corte dell'Aja a marzo ha emesso un mandato d'arresto per il presidente russo Vladimir Putin.
La centrale nucleare
I rappresentanti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica hanno riferito che i russi avevano collocato attrezzature militari, armi ed esplosivi nei locali della sezione turbina dell'unità numero 4 della centrale nucleare di Enerhodar - conosciuta anche come centrale di Zaporizhzhia dal nome della regione che la ospita - catturati più di un anno fa. Lo riferisce l'agenzia ucraina Ukrinform. Va ricordato - scrive l'agenzia - che alla fine dello scorso luglio, l'esercito russo aveva collocato attrezzature militari pesanti e munizioni, nonchè armi ed esplosivi, nella sala macchine dell'unità 1 della centrale nucleare e, il mese successivo, nell'unità 2.
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