Truppe ucraine avanzano per oltre due chilometri a Bakhmut
Marco Guerra – Città del Vaticano
"Ci riprenderemo tutto", ha avvertito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando l’offensiva delle truppe ucraine a Bakhmut. La terza brigata delle forze armate di Kyiv ha annunciato di essere avanzata di 2.600 metri durante l'assalto alle posizioni russe. Il fondatore del battaglione Azov, Andriy Biletsky, ha spiegato che gli ucraini "hanno sconfitto due compagnie della 72a brigata della Federazione Russa".
Il comandante della Wagner: rischiamo l’accerchiamento
Affermazioni in parte confermate dall’allarme del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, secondo il quale i suoi mercenari filo-russi rischiano di finire accerchiati a Bakhmut a causa della mancanza di personale e munizioni, anche se, sempre a suo dire, gli ucraini occupano solo il 5% della città. Da Mosca ostentano però ancora sicurezza con il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov che non pone alcun dubbio sulla presa della città nel Donbass. “Tutte le unità coinvolte nell'operazione militare speciale in Ucraina sono forze russe unite e perseguono un unico obiettivo, a prescindere dalle dichiarazioni che possono essere fatte”, ha aggiunto Peskov.
La Russia si ritira dal trattato sulle armi in Europa
Mentre lo scontro infuria sul terreno le cose non vanno meglio sul fronte diplomatico. Il presidente russo Vladimir Putin avvia le procedure parlamentari per uscire ufficialmente dal Trattato del 1990 sulle forze convenzionali in Europa, che limita alcuni armamenti di attacco come carri armati e pezzi di artiglieria. Mosca aveva già sospeso la partecipazione all’intesa nel 2015. Intanto l’ex presidente americano Donald Trump in un’intervista alla Cnn ha chiesto all’Europa di mettere più soldi per la guerra in Ucraina, accusando l’Ue di approfittarsi degli Stati Uniti. Se ci fosse lui alla Casa Bianca, sostiene, "la guerra in Ucraina finirebbe in ventiquattr'ore".
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