Ucraina, torna la minaccia nucleare mentre si continua a combattere
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
È stato il presidente russo Vladimir Putin in prima persona ad annuncialo: “Dispiegheremo presto i nuovi missili nucleari Sarmat”. Lo riferisce l’agenzia russa Tass. Si tratta di micidiali vettori in grado di trasportare dieci o più testate nucleari. Zelenski sminuisce le dichiarazioni del capo del Cremlino e rilancia, affermando che le forze ucraine stanno avanzando al sud verso la Crimea e stanno mantenendo le posizioni nel Donbass. Intanto, sul terreno si combatte in varie regioni del Paese, in cui nella notte sono risuonate le sirene d’allarme: dalla capitale a Karkhiv, Odessa, Zaporizhzhia e Kherson.
Si punta sulla ricostruzione
E, dopo il vertice dei Paesi donatori di Londra, si continua a parlare della ricostruzione. Il ministro degli Esteri nipponico, Hayashi, ha annunciato che il Giappone ospiterà una conferenza internazionale sullo stesso tema entro l’anno. Intanto da Londra è uscito il forte messaggio politico di sostegno a Kyiv fino a tutto il 2023, con i Paesi membri dell’Unione Europea che hanno preso l’impegno di destinare 50 miliardi di euro all’Ucraina. La conferma è venuta direttamente in un’intervista dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
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