Ucraina, bombe a grappolo sui civili
Sofiya Ruda – Città del Vaticano
L’esercito russo ha lanciato bombe a grappolo su aree residenziali di Kostiantynivka, nell’oblast' di Donetsk, dove un bambino di 10 anni è stato ucciso e almeno altri sei civili, tra cui tre bambine, sono rimasti feriti. Nella serata i russi hanno aperto il fuoco in direzione di un lago dove si trovavano diverse persone, sostengono le autorità di Kyiv. Questa notte, inoltre, l’allarme antiaereo è durato per ore a causa di attacchi con droni sulla capitale e in altre regioni del Paese.
Mine vicino Zaporizhzhia
Nel frattempo, si guarda con preoccupazione anche alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, sotto occupazione russa, dove gli esperti dell’Aiea, l’agenzia Onu per l’energia atomica, hanno confermato la presenza di mine antiuomo nella zona. Gli ordigni si trovano “in aree ristrette”, dove il personale non può avere accesso, ha precisato il direttore generale dell’agenzia, Rafael Grossi, sostenendo che, in base alla valutazione iniziale degli esperti, qualsiasi esplosione “non dovrebbe coinvolgere i sistemi di sicurezza nucleare del sito”.
Le risposte agli attacchi
Il presidente ucraino Zelensky, intanto, ha riunito i vertici delle forze armate. Nell’incontro è stata discussa la situazione sul campo e si è parlato della risposta agli attacchi di Mosca contro le infrastrutture di grano e il patrimonio culturale ucraino, oltre che dei corridoi per l’export di cereali. Dagli Stati Uniti, nel frattempo, arriva la conferma dell’invio di aiuti militari da 400 milioni di dollari a Kyiv.
La crisi del grano
Nel frattempo, preoccupa molto anche la situazione del grano, che potrebbe provocare una vera e propria crisi internazionale. Dopo il blocco sull’export dei cereali ucraini da parte del Cremlino, continuano infatti i bombardamenti alle infrastrutture per lo stoccaggio del frumento. La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in merito ha annunciato l’erogazione all’Ucraina di un altro miliardo e mezzo di euro per aiutare a mantenere in funzione lo Stato e riparare le infrastrutture.
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