Ucraina, nuovi attacchi russi ma non si ferma la solidarietà internazionale
Vatican News
Dopo i porti ucraini sul Mar Nero, le forze russe hanno preso di mira la regione di Sumy, nell’Ucraina nord-orientale. In poche ore sono state registrate più di 160 esplosioni. L’esercito di Mosca avrebbe utilizzato artiglieria pesante, missili e lanciagranate. Non sono state segnalate vittime o danni gravi alle infrastrutture civili. Il presidente Zelenski intanto non recede dall’obiettivo di riportare la Crimea sotto la piena sovranità di Kyiv e uno dei modi è la neutralizzazione – ha detto – del ponte che unisce la Russia alla penisola, di recente bombardato dalle forze ucraine. Intanto, la recente missione negli Usa dell’inviato del Papa, il cardinale Matteo Zuppi, continua a far sperare in una svolta diplomatica almeno per gli aspetti umanitari. Il nunzio apostolico a Washington, arcivescovo Christophe Pierre, ha sottolineato come le mediazioni procedono a piccoli ma inesorabili passi avanti.
Grazie a Papa Francesco
L’impegno umanitario del Papa per la pace in Ucraina, con la missione diplomatica del cardinale Matteo Zuppi, trova l’attenzione e l’apprezzamento delle istituzioni regionali di Leopoli, dove prosegue la missione della Confederazione delle Misericordie d’Italia che ha visitato la clinica per bambini nati prematuri e il centro geriatrico di Leopoli per anziani malati e soli. Il governatore della regione di Leopoli, Maksym Kozytskyy, ringrazia il Papa per il suo impegno umanitario. “Lottiamo affinchè tutti i bambini devono crescere bene, proprio perchè il futuro del popolo ucraino passa per i bambini”. “Qui a Leopoli – prosegue – siamo in prima linea umanitaria. Il mio compito è accogliere e soddisfare i bisogni di tutti, dei cittadini di Leopoli e di chi è venuto per cercare protezione”. Il governatore ha incontrato ieri una delegazione della Confederazione delle Misericordie d’Italia, guidata dal presidente nazionale, Domenico Giani, con l’obiettivo di offrire, attraverso la firma di un memorandum di collaborazione, l’esperienza e il modello delle Misericordie nell’assistenza e nella cura della persona. La delegazione ha inoltre incontrato la Fondazione Unbroken, che si occupa di creare un progetto socio sanitario per la cura e la riabilitazione di persone invalide e mutilati di guerra, consegnando alla struttura un’ambulanza. In un contesto di una città che sembra aver già iniziato la ricostruzione, almeno nelle più importanti strutture pubbliche, ospedali e scuole, la guerra sembra aver favorito la comunione tra i cristiani. Sono molte le nuove cappelle restaurate o costruite in città, soprattutto in edifici pubblici o di utilità sociale, con altari mobili che di volta in volta vengono adattati, nello stesso luogo, alle diverse esigenze liturgiche.
Vicini alla popolazione sofferente
E dall’inizio della guerra in Ucraina, la Confederazione delle Misericordie, che in questi giorni da Leopoli si è spostata a Kyiv, prosegue il suo impegno al servizio delle persone bisognose di aiuto. Nelle regioni più vicine ai combattimenti, spiega il nunzio apostolico in Ucraina, mons. Visvaldas Kulbokas, “i sacerdoti mi dicono di essere lieti di parlare con la gente. In queste terre sono rimasti solo anziani e bambini”. “Portiamo la speranza con la presenza, perché anche la solitudine ha un impatto. La guerra va contro l’umanità, distrugge tutto mentre la solidarietà umana ricostruisce”. “Adesso, per noi, prosegue la vice presidente del governo ucraino, Iryna Vereshchucr, il problema più urgente è quello di far tornare i bambini deportati in Russia. Ma non sappiamo il numero esatto di minori in mano ai russi”. Intanto la delegazione della Confederazione delle Misericordie d’Italia, in Ucraina per proseguire la missione umanitaria iniziata un anno fa allo scoppio della guerra, dopo il nunzio e la vice premier del governo, ha incontrato nella capitale l’ambasciatore italiano, che ha confermato come l’Italia quest’anno stanzierà una somma di denaro importante per gli aiuti umanitari e per la cooperazione internazionale. Il presidente Giani, ha ricordato nei vari incontri, come le Misericordie dall’inizio della guerra ad oggi continuano ad accogliere orfani e famiglie, inviando in Ucraina tonnellate di viveri, generi alimentari e ambulanze.
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