Ucraina, Zelensky: possibile una soluzione politica per la Crimea
Eliana Astorri – Città del Vaticano
“Se arriviamo ai confini amministrativi della Crimea, penso che si possa forzare politicamente la smilitarizzazione della Russia sul territorio della penisola”. L’affermazione del presidente ucraino, Volodimyr Zelensky, è stata rilasciata ieri, 28 agosto, all’emittente 1 + 1 e riportata da diversi media ucraini. Il leader di Kyiv ritiene possibile una soluzione politica rispetto ad un intervento militare per la liberazione delle zone occupate e annesse alla Russia nel 2014. Le parole di Zelensky vengono interpretate dagli osservatori come un’apertura dell’Ucraina ad un possibile dialogo. Questa eventualità è ancora tutta da studiare e concretizzare, ma anche se per ora puramente teorica rappresenta un diversivo alla logica finora imperante dello scontro armato.
Guerra di droni
E proprio la Crimea è oggetto in queste ore della controffensiva ucraina con operazioni sia di terra che aeree. Intanto la Russia ha annunciato di aver lanciato due dei suoi aerei da combattimento per intercettare due droni da ricognizione che sorvolano il Mar Nero vicino, appunto, alla penisola contesa. Il ministero della Difesa russo, su Telegram, ha affermato di aver inviato i due velivoli per ‘prevenire una possibile violazione dei confini stabiliti da Mosca e occuparsi della missione di ricognizione. Negli ultimi mesi sono aumentati gli incidenti con aerei russi e droni, sia nel Mar Nero che nel Mar Baltico. Pesanti bombardamenti russi ancora nella zona di Zaporizhzhia.
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