Nagorno-Karabakh, grave bilancio nell’esplosione di un deposito
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Ha fatto strage ieri, 26 settembre, l’esplosione in un deposito di carburante nella zona del Nagorno-Karabakh, regione a maggioranza armena che l’Azerbaijan rivendica politicamente e dunque al centro di una violenta offensiva militare azera. Nell’incendio 68 i morti finora accertati, almeno 290 i feriti, 105 i dispersi.
Armeni in fuga
Intanto, lo spettro di una pulizia etnica ad opera degli azeri, ingrossa di ora in ora il flusso dei profughi in fuga: 42.500 i rifugiati arrivati dal Nagorno-Karabakh in Armenia, dove si aggrava la situazione umanitaria. Solo pochi giorni fa un’invasione azera nella piccola provincia caucasica aveva provocato circa 200 morti in sole 24 ore. Un attacco che ha condotto le autorità separatiste ad accettare di aprire negoziati per una reintegrazione del Nagorno-Karabakh nell'Azerbaijan.
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