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Ambasciata francese in Niger Ambasciata francese in Niger  (AFP or licensors)

Niger, il presidente Macron annuncia il ritiro delle truppe

I soldati francesi lasceranno il territorio entro la fine dell’anno, ha annunciato il presidente francese in diretta tv. La decisione viene dopo due mesi dal colpo di Stato con cui il governo militare nigerino aveva deposto il presidente eletto Mohammad Bazoum. "Continueremo ad aiutare il continente africano a combattere il terrorismo, ma solo se la richiesta proviene da governi democraticamente eletti", ha detto il capo dell'Eliseo

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

L’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron, è arrivato nella serata di ieri, domenica 24 settembre, in un’intervista televisiva: il personale militare e diplomatico francese lascerà il Niger. L’ambasciatore si prepara ad uscire dal Paese già dalle prossime ore. Entro la fine dell’anno, i 1500 soldati di stanza nel Paese africano, torneranno in Francia. La decisione di Marcon arriva a poche ore di distanza dalla chiusura dello spazio aereo nigerino ai velivoli francesi, voluta dalla giunta golpista. La stessa, aveva precedentemente deciso di riaprire il transito aereo, chiuso dopo il golpe, ai voli commerciali provenienti dagli altri Paesi, ad esclusione della Francia.

Nuova tappa

 

Il governo militare ha, come previsto, accolto positivamente la decisione del capo dell’Eliseo. “Questa domenica - si legge in un comunicato - celebriamo la nuova tappa verso la piena sovranità del Niger”. Lo scorso agosto la giunta aveva dato un mese alla Francia per il ritiro delle truppe dal proprio territorio, definendo illegale l’accordo di cooperazione tra i due Paesi. Alla scadenza dell’ultimatum i filo-golpisti hanno manifestato davanti ai cancelli di una base militare francese.

L’attuale situazione

A due mesi dal colpo di Stato, in Niger prosegue lo stallo nelle relazioni tra la giunta al potere e gli Stati dell’Ecowas, la comunità economica dei Paesi dell’Africa occidentale, che dopo il golpe aveva imposto delle sanzioni economiche al Niger. L’organizzazione da tempo minaccia un intervento militare e fa sapere di aver già deciso i modi e i tempi, tuttavia lo scetticismo tra i Paesi frena ogni iniziativa. Le conseguenze di un’operazione militare potrebbero destabilizzare l’intera regione.

 

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25 settembre 2023, 11:03