L’Agnus Dei di Steven Heelein vince il Concorso “Francesco Siciliani”
Marco Di Battista - Città del Vaticano
È un coro che canta un Agnus Dei il cuore della 78.ma edizione della Sagra musicale umbra. Era questo il tema del sesto Concorso internazionale di composizione per un’opera di musica sacra Premio “Francesco Siciliani”. Nato nel 2012 su iniziativa del cardinale Gianfranco Ravasi e con il Patrocinio del Pontificio Consiglio per la Cultura e attualmente patrocinato dal Dicastero per la cultura e l’educazione, ha visto ogni anno declinare musicalmente una parte dell’Ordinarium Missae nel testo latino. Una storia importante, con composizioni ed esecuzioni di livello. Però la cronaca vuole che si dica subito il nome del vincitore: il tedesco Steven Heelein. Eppure il dato davvero importante è il livello delle oltre 50 partiture arrivate, segno dell’interesse ancora vivo per la composizione sacra e liturgica.
Le composizioni premiate
Nel concerto finale, avvenuto nella magnifica Basilica superiore di San Francesco ad Assisi, abbiamo ascoltato i brani dei tre finalisti. Heelein è stato il secondo autore in programma della serata. La sua versione dell’Agnus Dei è più breve delle altre e mostra una grande pulizia nella scrittura, con un drammatico fortissimo che invoca l’Agnello prima di tornare a dissolversi nel continuum sonoro. Il compositore tedesco, il più giovane della terna, oltre al premio della giuria ha avuto anche il riconoscimento della critica. Quello del pubblico invece è andato non a caso a Salvo Gangi, classe 1974, autore di un brano dall’impatto immediato in cui ha utilizzato tutta la tavolozza timbrica possibile con un coro. Terzo ma validissimo è stato Carlo Alessandro Landini. Il suo Agnus Dei ha colpito per il bilanciamento delle parti e per l’adesione al dettato liturgico del testo. A completare il programma, Graden ha scelto di fare un sentito omaggio a Urmas Sisask (1960-2022). Il compositore estone che invitava “ad alzare gli occhi sulla nostra galassia e su tutto l’universo”.
La giuria
La giuria, presieduta dal compositore e direttore d’orchestra croato Berislav Šipuš, era formata da Lorenzo Donati, compositore e direttore di coro, dal compositore -e nostro collega- Marcello Filotei, da Gary Graden, uno dei maggiori direttori di coro europei (e ben lo ha dimostrato anche sabato sera), dalla compositrice giapponese Murakami Miro e da Alessandro Siciliani, direttore d’orchestra e figlio del dedicatario del concorso.
Gli altri appuntamenti in porgramma
Il festival, che quest’anno ha il titolo “Le città delle idee” prosegue fino al 23 settembre. Il clou degli appuntamenti sarà a Perugia. Basti citare giovedì 21 il concerto che vedrà protagonisti Enrico Bronzi, direttore artistico della Sagra, sul podio dell’Orchestra da camera di Perugia (con Azusa Onishi al violino), venerdì 22 Graden dirigerà i Cori della Città di Perugia con un programma che spazierà da Palestrina agli Spirituals. La chiusura, sabato 23, sarà con Donati e il suo coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” insieme con l’Orchestra della Toscana diretta da Andrea Battistoni con brani di Beethoven e Cherubini.
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