Guerra in Ucraina, Putin annuncia la produzione di armi nucleari avanzate
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
“I lavoratori del settore nucleare russo stanno introducendo tecnologie all’avanguardia nella creazioni di armi avanzate per mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”. Lo scrive il presidente russo, Vladimir Putin, in un telegramma all’ Agenzia nucleare statale russa. L’annuncio arriva a poche ore di tempo dalla comunicazione del ministro delle Finanze di Mosca, che annuncia un aumento del 70% della spesa militare per la difesa nel 2024. Il portavoce del Cremlino, Dmitrji Peskov, ha commentato la decisione come “assolutamente necessaria a causa del protrarsi di una guerra ibrida scatenata contro la Russia”.
La situazione al fronte russo
Il capo del Cremlino ha espresso soddisfazione per i successi dell’avanzata russa sul territorio ucraino, ed ha istituito, per il prossimo 30 settembre, la giornata della “Riunificazione” con le regioni ucraine, in parte o del tutto, sotto il controllo di Mosca; ovvero le repubbliche autoproclamate di Donetsk, Zaporizhzhia, Lugansk e Kherson. Tuttavia Putin deve fare i conti anche con chi si batte per rallentare l’avanzata russa sul territorio ucraino. I combattenti della “Legione della libertà della Russia” hanno annunciato di aver raggiunto la regione di Belgorodv. "Continuiamo a ripulire la nostra casa - hanno fatto sapere tramite i loro canali social - la battaglia è in corso" contro le guardie di frontiera e le forze di sicurezza russe.
La situazione sul fronte ucraino
Sul fronte opposto il presidente ucraino, Volodomyr Zelensky, si dice soddisfatto del suo incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg , a Kyiv. Dalla guida dell’Alleanza Atlantica sono arrivate parole rincuoranti sulla situazione dell’Ucraina: "A Vilnius (in un summit del 27 settembre scorso) abbiamo deciso che l'Ucraina entrerà nella Nato", ha detto Stoltenberg, che ha poi confermato l'intenzione della Nato di "rafforzare la frontiera orientale", definendo "sconsiderati" gli sconfinamenti russi in Romania.
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