Armi, nuove tragedie negli Usa. Biden: "Non possiamo accettarlo"
Leone Spallino – Città del Vaticano
565 sparatorie nel 2023
Le ferite della società
Le leggi sul possesso delle armi
Il diritto ad avere “una milizia ben regolata e di brandire le armi” è sancito nel secondo emendamento della costituzione degli Stati Uniti d’America. “Nella Costituzione c’è un articolo che prevede che ogni Stato abbia una propria milizia armata: risale però a 300 anni fa, cioè quando i coloni nord americani si trovano in guerra con la madrepatria inglese. Questo articolo è stato interpretato, invece, come il diritto del singolo a potersi difendere e poter avere le proprie armi anche in tempo di pace”, sottolinea il vicepresidente dell’Istituto di Ricerca Internazionale Archivio Disarmo. La situazione però non è uguale in tutto il Paese; essendo una nazione federale, ogni Stato ha un certo grado di autonomia nello stabilire le leggi sulla gestione del possesso delle armi da fuoco.
Nuove regolamentazioni
Il Maine si colloca circa a metà strada fra i vari stati in materia di restrizioni: sebbene ci siano alcune proibizioni per persone con problemi mentali o precedenti giuridici, lo Stato aveva recentemente fatto marcia indietro su una legge per proibire il porto d’armi senza permesso, reintroducendolo nel 2015. Ci sono alcune politiche che sembrano ridurre l’incidenza di incidenti di questo tipo. “Rendere rilevabili la transazioni fra privati, evitare armi a raffica, come i fucili d’assalto, controllare la salute mentale delle persone detentrici di armi – aggiunge Simoncelli - queste potrebbero essere misure importanti per prevenire la violenza”. Nonostante la volontà di diversi presidenti Usa, di limitare la circolazione di armi fra la popolazione civile, non si è mai riusciti a prendere un provvedimento federale che potesse efficacemente limitare la violenza. “La lobby delle armi, ha molta influenza - conclude Simoncelli – questo affossa quasi sempre ogni proposta federale”
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