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Il presidente ecuadoriano neoeletto vota nel collegio elettorale di Olòn (provincia di Santa Elena) indossando un giubbotto antiproiettile Il presidente ecuadoriano neoeletto vota nel collegio elettorale di Olòn (provincia di Santa Elena) indossando un giubbotto antiproiettile  (AFP or licensors)

L’Ecuador ha un nuovo presidente, il più giovane della sua storia

Dopo una tornata elettorale segnata dall’assassinio di uno dei candidati presidenziali, Fernando Villavicencio, il liberale Daniel Noboa si è imposto a sorpresa al ballottaggio contro la progressista Luisa González con quasi il 53% dei consensi. Il suo mandato però durerà solo un anno e mezzo

Luana Foti - Città del Vaticano

Domenica 15 ottobre gli ecuadoriani hanno scelto il loro nuovo presidente. Si tratta di Daniel Noboa, 35enne originario della città portuale di Guayaquil, leader del movimento liberale "Alianza Democrática Nacional". Recatosi alle urne con un giubbotto antiproiettile, segno del difficile contesto che ha appena ereditato come capo dello Stato, Noboa si è imposto al secondo turno su Luisa González, grazie all’appoggio di circa 5 milioni di persone, pari al 52.30% dei votanti. “Da domani inizieremo a lavorare per ricostruire un paese che è stato gravemente colpito dalla violenza, dalla corruzione e dall’odio”, queste le sue prime parole da neoeletto. La giornata elettorale si è svolta senza particolari disordini, a parte l'arresto di un membro di una commissione elettorale a Palma Roja, scoperto mentre inseriva nelle urne cartelle elettorali già compilate a favore di Luisa González.

Un altro candidato correista sconfitto

La leader di "Revolución Ciudadana(Rivoluzione Cittadina) era la vera favorita di queste elezioni secondo i sondaggi confermati dalla sua vittoria del primo turno che ha avuto luogo il 20 agosto. In quella occasione, con il 33.61% dei suffragi, si era posizionata al primo posto seguita da Daniel Noboa con il 23.78%, Christian Zurita (sostituto di Fernando Villavicencio assassinato la settimana prima) con il 16.49%, Jan Topic con 14.65%, Otto Sonnenholzner con il 7.09%  e Yaku Pérez con il 3.92%. González era la nuova scommessa del correismo, la corrente politica basata sull’idea di “socialismo del secolo XXI” rivista da Rafael Correa, presidente ecuadoriano dal 2007 al 2017. È la seconda volta che un candidato correista perde le elezioni. Il delfino di Correa aveva dichiarato che in caso di vittoria avrebbe ripristinato molte delle politiche sociali del suo mentore a cui voleva affidare il ruolo di suo assessore politico. Attualmente Correa vive in Belgio dove si è autoesiliato mentre su di lui pende una condanna a 8 anni di prigione per una trama di corruzione basata sull’assegnazione irregolare di contratti pubblici milionari a imprese nazionali e internazionali in cambio di finanziamenti al proprio movimento politico. Luisa González ha accettato la sconfitta dichiarandosi disposta a collaborare con il nuovo presidente, ma “non certo per privatizzare le nostre risorse o rendere precaria la vita dei cittadini”, ha precisato.

Luisa Gonzalez accetta pubblicamente la sconfitta accompagnata dal candidato alla vicepresidenza Andres Arauz
Luisa Gonzalez accetta pubblicamente la sconfitta accompagnata dal candidato alla vicepresidenza Andres Arauz

Sicurezza e occupazione, le priorità del neoeletto

Celebrando la sua vittoria, il politico liberale ha definito il suo “un programma politico per molti impossibile che ha come fine restituire il sorriso e la pace al Paese”. Sicurezza e occupazione saranno le sue principali preoccupazioni. “La sicurezza e l’occupazione sono i due punti su cui mi concentrerò per i prossimi 18 mesi. Sono importanti e urgenti”, ha dichiarato alla stampa. “Siccome c’è poco tempo, bisogna fare cambi radicali rapidamente in queste due aree; generare fiducia internazionale, sicurezza interna, sicurezza cittadina, ridurre il tasso di morti violente e dare tranquillità alla popolazione”. Queste le priorità del presidente neoeletto di un Paese che in due anni ha triplicato il tasso di violenza e di omicidi, in parte causati dalle lotte intestine al narcotraffico. Sotto questo profilo, si è pronunciato il presidente colombiano nel congratularsi per la vittoria: “Speriamo di riuscire a fermare la violenza che il narcotraffico ha esteso in Ecuador”, ha scritto sul suo account X Gustavo Petro. Il nuovo presidente avrà solo un anno e mezzo per mettere in moto il suo progetto politico. Il suo predecessore infatti, Guillermo Lasso, ha dissolto anticipatamente l'Assemblea Nazionale a maggio per bloccare un giudizio di impeachment che si stava svolgendo contro di lui per corruzione e appropriazione indebita. L'elezione di Noboa quindi serve a completare la durata naturale del mandato del suo predecessore che finirà nel 2025. Ha già dichiarato che si ricandiderà. Intanto, già si delinea la squadra di governo: una imprenditrice edilizia, un esportatore di banane, un'avvocatessa e il suo stratega elettorale.

Chi è Daniel Noboa

Daniel Noboa ha studiato economia e amministrazione pubblica, comunicazione politica e governance strategica presso le New York University, Harvard University e George Washington University. Ha iniziato la sua carriera politica nel 2021 come legislatore eletto nell’Assemblea Nazionale. Qui ha presieduto la Commissione per lo Sviluppo Economico. Durante la sua campagna elettorale ha cercato di mostrarsi come una figura “lontana dall’establishment” che vuole rompere l’asse correismo-anticorreismo intorno al quale si è sviluppata la politica ecuadoriana dell’ultimo decennio. Ha scelto come vicepresidente Verónica Abad, divenuta popolare soprattutto per le sue controverse dichiarazioni sulle “madri che non dovrebbero guadagnare lo stesso salario di un uomo”, sulla sua idea di gestione di settori chiave come la salute e l’educazione e le sue simpatie per Donald Trump, Jair Bolsonaro e il partito di estrema destra spagnolo Vox. Il padre del presidente è uno degli uomini più ricchi del Paese sudamericano, ha tentato per cinque volte di diventare Presidente della Repubblica presentando sua moglie per due volte come candidata alla vicepresidenza e non è mai riuscito a farsi eleggere. 

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16 ottobre 2023, 13:24