La tragedia del pullman fuori strada a Venezia, l'ipotesi è un malore dell'autista
Luca Collodi - Città del Vaticano
È di 21 morti, tra cui due bambini, e 15 feriti, il bilancio dell'incidente di ieri sera a Mestre, dove un autobus, noleggiato da un campeggio di Marghera, è caduto da un cavalcavia. "È una tragedia di giovani, se non giovanissimi, salvo qualche adulto", le parole dei soccorritori. Le vittime sono in gran parte turisti stranieri, tedeschi, austriaci, spagnoli.L'ipotesi più accreditata è che il conducente, un trevigiano anch'egli morto nel disastro, abbia avuto un malore. Il pullman stava percorrendo il cavalcavia della bretella che da Mestre porta verso Marghera, ha divelto il guard rail ed è finito nella scarpata, incendiandosi nell'impatto al suolo dopo un volo di circa 15 metri.
I soccorsi
I soccorritori si sono trovati davanti uno "scenario apocalittico", come lo ha definito il sindaco di Venezia Brugnaro, che ha proclamato il lutto cittadino. Sul posto sono arrivati una sessantina di mezzi dei vigili del fuoco e 20 ambulanze. L'Asl di Venezia, per facilitare le operazioni di riconoscimento e ricongiungimento delle persone coinvolte nel tragico incidente ha attivato un servizio di interpretariato per i cittadini stranieri.
La solidarietà
Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, si è subito recato, ieri sera, sul luogo del disastro, accompagnato dal sindaco, si è raccolto in preghiera e ha benedetto le salme coperte dai teli bianchi. Il mondo della politica, nazionale e internazionale, ha manifestato vicinanza alle famiglie delle vittime. Il Presidente della Repubblica Mattarella ha telefonato al sindaco Brugnaro per esprimergli il suo cordoglio per la gravissima tragedia di Mestre. Cordoglio anche da parte del governo italiano e dell'Unione europea per il grave incidente.
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