Israele dichiara lo stato di guerra dopo gli attacchi di Hamas
Paola Simonetti – Città del Vaticano
Dopo aver colpito, nella notte, almeno 800 obiettivi di Hamas con un diluvio di bombe, l’esercito israeliano ha fatto sapere di aver pianificato anche una operazione via terra da attuare nelle prossime 48 ore in risposta all’attacco palestinese che ha provocato 700 vittime, 2500 feriti, mentre mancano all’appello altre 750 persone. Sul fronte palestinese levittime sarebbero 413, di cui 78 minori. Tra queste una famiglia di 13 persone con quattro bambini. I feriti sarebbero 2.200. Colonne di carri armati israeliani si dirigono verso Gaza, mentre dal canto suo Hamas ha rivendicato un massiccio attacco missilistico con il lancio di 100 razzi su Ashkelon, nel sud di Israele, facendo sapere di avere nelle sue mani almeno 100 ostaggi israeliani. Ma intanto sono più di 123.000 le persone sfollate nella Striscia di Gaza.
Affari umanitari delle Nazioni Unite. Israele chiede aiuto agli Stati Uniti
Un aiuto per il rifornimento di armi il governo israeliano lo avrebbe chiesto agli Stati Uniti, che per ora pianificherebbero lo spostamento di navi e aerei vicino Israele. Intanto Hamas avverte: “L'aiuto della Casa Bianca a Israele equivale ad una 'aggressione' contro i palestinesi”. Nel frattempo l'esercito israeliano ha fatto sapere di aver risposto con l'artiglieria a colpi partiti dal confine sud del Libano.
Usa: l’Iran ha sostenuto l’attacco di Hamas. L’Iran nega
Dagli Stati Uniti, intanto, giunge la notizia che funzionari della sicurezza iraniani avrebbero svolto un ruolo fondamentale nella pianificazione e autorizzazione dell’attacco a sorpresa di Hamas contro Israele. Lo ha rivelato il Wall Street Journal, citando le dichiarazioni di Hamas, che attualmente detiene il potere a Gaza, e di Hezbollah, gruppo militante sciita e una fazione politica in Libano sostenuto dall'Iran. Teheran, tuttavia, ha negato qualunque coinvolgimento negli attacchi di Hamas e nell'invasione di Israele. "I passi determinati dei palestinesi costituiscono una difesa completamente legittima contro sette decenni di occupazione e terribili crimini da parte del regime sionista illegittimo. Sosteniamo la Palestina senza riserve. Tuttavia, – ha dichiarato la delegazione iraniana alle Nazioni Unite- non siamo coinvolti nella risposta palestinese, che è stata portata avanti solo dalla Palestina stessa".
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