Israele-Hamas, c’è l’accordo per il settimo giorno di tregua
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Cessate il fuoco e ingresso degli aiuti umanitari: queste le due condizioni confermate nel rinnovo della tregua tra Israele e Hamas arrivato poco prima della scadenza prevista per le 6 del mattino di oggi, ora italiana. Si tratta della seconda proroga, per ora fissata a un giorno, della tregua iniziale avviata venerdì 24 novembre e che finora ha riportato a casa 70 ostaggi israeliani e 210 detenuti palestinesi.
Prosegue la liberazione degli ostaggi
Trenta palestinesi detenuti nelle carceri israeliane sono stati rilasciati nella notte, in conformità all’accordo, dopo che ieri Hamas aveva liberato 16 ostaggi israeliani e stranieri tenuti nella Striscia di Gaza. Intanto Tel Aviv avrebbe già ricevuto una nuova lista di persone che saranno liberate nella giornata di oggi e che dovrebbe essere composta da sei donne e due bambini: lo precisano i media israeliani specificando che saranno restituiti anche i corpi di tre rapiti. Come parte dell'accordo, Hamas dovrà rilasciare almeno 10 ostaggi per ogni giorno in più di pausa nei combattimenti. Israele a sua volta rilascerà anche 30 prigionieri palestinesi ogni 10 ostaggi.
Cina chiede tregua umanitaria duratura
“Una tregua umanitaria prolungata e duratura e con effetto immediato” è quella che chiede la Cina in un documento diffuso ieri dal Ministero degli esteri di Pechino, che le parti dovrebbero attuare “con effetto immediato nell’ambito di un cessate il fuoco globale e della fine dei combattimenti”. Nel documento cinese prevista anche la protezione dei civili, la garanzia dell’assistenza umanitaria, l’aumento della mediazione diplomatica e la ricerca di una soluzione secondo l’ipotesi dei due Stati. Intanto ieri sera il capo della diplomazia americana Antony Blinken è arrivato a Tel Aviv per discutere proprio sull’estensione del cessate il fuoco e sull’ingresso di aiuti umanitari a Gaza: si tratta della sua sesta visita in Israele dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre scorso. Alla notizia dell'accordo raggiunto, Blinken dai social si è detto rincuorato del risultato raggiunto: "La tregua è un successo, vogliamo che continui", ha scritto.
Sparatoria a Gerusalemme alla fermata di un autobus
È di almeno tre morti, tra cui un’adolescente, e sei feriti dei quali due in condizioni molto gravi, il bilancio di una sparatoria avvenuta questa mattina alla fermata di un autobus in un sobborgo di Gerusalemme. L’attentato, secondo il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano, Itamar ben Gvir, che ha effettuato un primo sopralluogo sul posto, sarebbe da attribuire ad Hamas e i due attentatori sarebbero stati uccisi.
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