Alla Fondazione Rava il Balzan per l’Umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Il Premio Balzan 2023 per l'umanità, la pace e la fratellanza fra i popoli è stato assegnato alla Fondazione Francesca Rava per "l'impegno profuso dal 2000, in interventi di emergenza a seguito di catastrofi umanitarie e naturali in Italia e in America Latina (in collaborazione con Nuestros Pequeños Hermanos), e per specifiche iniziative adottate a favore dell'infanzia dell'America Latina per contrastare carenze educative e alimentari".
La cerimonia a Berna
La consegna avverrà domani, venerdì 17 novembre, a Berna, durante la cerimonia che si terrà al Palazzo Federale nella sala del Consiglio nazionale. Gli altri premiati quest'anno sono David Damrosch per letteratura mondiale; Jean-Jacques Hublin per evoluzione umana: paleoantropologia; Eske Willerslev per evoluzione umana: DNA antico ed evoluzione umana; Heino Falcke per immagini ad alta risoluzione: dagli oggetti planetari a quelli cosmici.
Il Premio Balzan
Il Premio Balzan ha lo scopo di incoraggiare nel mondo, senza distinzioni di nazionalità, di razza e di religione, la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie, di pace e di fratellanza tra i popoli. La Fondazione Internazionale Premio Eugenio Balzan è nata a Lugano nel 1956 grazie alla generosità di Lina Balzan che, alla morte del padre Eugenio e ispirandosi ai suoi propositi, ha deciso di destinare il cospicuo patrimonio ereditato ad un’opera per onorarne la memoria.
Una gioia condivisa
"Voglio dire grazie a tutti nostri volontari, al team della Fondazione e a tutti i donatori che ci hanno permesso di fare tante opere concrete, dall'Italia ad Haiti, dal Libano alla Turchia, fino all'Ucraina", dice la presidente della Fondazione, Mariavittoria Rava, ai media vaticani. "Operiamo con tanto cuore, ma anche con tante professionalità e se ci è stato riconosciuto questo premio - aggiunge - è perché forse abbiamo fatto qualcosa di veramente buono, dunque il grazie va a chi ha creduto in noi. Mia sorella Francesca è in cielo e ci guarda da Lassù".
Una grande responsabilità
"Noi rispondiamo ai bisogni delle persone sul territorio, ascoltandole e lavorando con gli abitanti del posto", prosegue Rava. "Lo facciamo ad esempio ad Haiti, ma anche nei quartieri più disagiati d'Italia. Ovunque ascoltiamo le voci soprattutto dei bambini e delle persone più fragili e cerchiamo di aiutarli come se fossero veramente i nostri figli. Fare del bene è una grande responsabilità - sottolinea - e richiede di dare sempre il massimo, mai il minimo". Ad Haiti in particolare è di grande importanza la presenza della Fondazione. "Cerchiamo di accompagnare queste persone per mano, proprio come ci ricorda il nostro logo. Ci facciamo prossimi finché hanno l'indipendenza, dunque non mero assistenzialismo, ma l'impegno a dotare queste persone di strumenti, dando così grande rilevanza all'istruzione e alla formazione". In conclusione "nelle situazioni di emergenza bisogna intervenire prontamente, tendere la mano, ma poi - spiega - bisogna riconoscere i talenti, ascoltare, farsi prossimi e fornire gli strumenti giusti".
La Fondazione Francesca Rava
Nata nel 2000 in Italia, è presente su tutto il territorio nazionale e collabora in America Latina con l’organizzazione internazionale NPH Nuestros Pequeños Her- manos (di cui è rappresentante in Italia per la raccolta di risorse finalizzate), fondata nel 1954 da Padre Wasson, sacerdote, professore e avvocato americano che accolse sotto la sua tutela un piccolo ladro scoperto a rubare le offerte nella sua chiesa, spinto dalla fame e dalla miseria. Da un bambino divennero otto e in quasi 70 anni migliaia di bambini hanno trovato cure, educazione, cibo e l’amore di una famiglia in nove Case NPH in America Latina. Attraverso un notevole network di volontari specializzati, la Fondazione Francesca Rava interviene nelle emergenze che colpiscono i bambini e le loro famiglie, in sinergia con le istituzioni e la società civile. La collaborazione tra la Fondazione e la Marina Militare è nata subito dopo il devastante sisma che nel 2010 devastò Haiti.
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