Ucraina, la Nato riunita per definirne il percorso di adesione
Marco Guerra – Città del Vaticano
L’inverno si è abbattuto sulle regioni dei combattimenti. Si registrano danni alle infrastrutture energetiche, già colpite dai raid russi. Si tratta della tempesta più forte mai registrata negli ultimi 16 anni, che ha spinto diverse zone della Crimea a dichiarare lo stato di emergenza. Il maltempo ha causato interruzioni di corrente in più di 2000 città e villaggi in 16 regioni dell'Ucraina e ha bloccato il traffico stradale, ha fatto sapere il presidente ucraino Zelensky.
Sul fronte situzione statica
Questa situazione potrebbe rendere ancora più statica la linea del fronte che da diversi mesi non registra grandi cambiamenti malgrado l’annunciata controffensiva ucraina. Su Kyiv pesa anche una certa stanchezza dei Paesi occidentali. Nonostante Germania e Paesi Bassi abbiano promesso altri 10 miliardi di euro, sono bloccati per il veto dell’Ungheria sia l’ottava tranche di aiuti dell’Ue da 500 milioni di euro, sia il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia al vaglio dei 27.
La riunione della Nato
Il segretario della Nato Stoltenberg ostenta però ottimismo, spiegando "L'Ucraina ha vinto le battaglie per Kyiv, Kharkiv e Kherson. Quest'anno continuano a infliggere pesanti perdite alla Russia”. Sempre Stoltenberg, aprendo la ministeriale Esteri a Bruxelles, ha detto di aspettarsi che gli alleati ribadiscano il loro "sostegno" a Kyiv."In Ucraina vediamo intensi combattimenti al fronte e attacchi coi droni alle città, dobbiamo prepararci a nuovi attacchi di questo tipo a maggiori combattimenti", aggiunto il segretario generale della Nato. Oggi i ministri degli esteri dell’Allenza Atlantica sono chiamati a mettere a punto le raccomandazioni necessarie per l’adesione dell’Ucraina nella Nato.
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