Guerra in Ucraina, droni kamikaze su Kyiv
Silvia Giovanrosa - Città del Vaticano
Non si arresta la guerra in Ucraina. In un quartiere residenziale nella zona sud ovest di Kyiv, le schegge di un drone abbattutosi ieri, giovedì 21 dicembre, hanno fatto divampare le fiamme all’interno di un edificio abitato. Due persone sono rimaste ferite, un uomo è stato ricoverato in ospedale, un altro ha ricevuto cure mediche sul posto. A riportarlo su Telegram è il sindaco della capitale ucraina. Intanto, il ministro della Difesa di Kyiv continua ad esortare i sui concittadini all’estero a rientrare in patria per arruolarsi nella guerra contro la Russia, assicurando però che non esiste nessuna costrizione.
Ultima trance di aiuti dell’Unione Europea
Dall’Unione Europea arriva intanto il via libera per l’erogazione dell’ultima trance di aiuti all’Ucraina per l'anno in corso, con il Paese che si prepara a vivere un nuovo Natale in guerra. "Dobbiamo trovare un accordo per continuare a dare all’Ucraina il sostegno di cui ha bisogno per riprendersi, ricostruire e riformare”, ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post su X.
La situazione degli anziani
Secondo un report di Amnesty International, le persone più in là con gli anni sarebbero quelle maggiormente colpite dal conflitto. Spesso infatti sono proprio gli anziani che, non essendo sufficientemente indipendenti per emigrare, rimangono nelle zone di guerra. Affetti da malattie o con difficoltà deambulatorie, lontani dai loro cari e avendo perso la casa nei bombardamenti, spesso vivono abbandonati in un letto d’ospedale o in strutture adibite a centri per sfollati.
L’appello di Macron
Delle scorse ore, poi, le dichiarazioni di Emmanuel Macron: l'Occidente non può "lasciare vincere la Russia", ha detto il presidente francese durante una cena di Natale con le forze francesi presenti sul campo in Giordania. "Come sarebbe il domani per noi europei? Quindi continueremo ad aiutare gli ucraini, cosa che stiamo facendo, anche se ci costa", ha affermato rivolgendosi ai militari.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui