Nuovi combattimenti nella Striscia, decine le vittime
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Ancora vittime nella Striscia di Gaza. Testimoni hanno detto che "almeno 25 civili sono morti" e altri sono rimasti feriti nell'attacco a una casa monofamiliare nel quartiere di al-Tuffah, a est di Gaza. Numerose persone, secondo i media locali, sono state ricoverate all'ospedale Al-Shifa. La Cnn scrive che le forze israeliane hanno "invaso" il quartiere di Al-Rimal "da più direzioni" e che l'hanno circondato. "Le ambulanze - si legge - stanno incontrando le maggiori difficoltà negli spostamenti, dovute ai colpi di artiglieria e all'assedio delle forze israeliane".
I combattimenti a Khan Younis
Intensi combattimenti, durante la notte del 30 gennaio, a Khan Younis, la principale città nel sud di Gaza. In queste ore - secondo quanto riporta France Press - testimoni hanno riferito di attacchi israeliani in diverse zone del sud e del centro della Striscia di Gaza. "Nelle ultime settimane, le nostre operazioni si sono concentrate su Khan Younis che è la capitale di Hamas nel sud di Gaza", ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari, riferendo che "oltre duemila terroristi sono stati eliminati" in questa città. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di colpi di artiglieria intorno all'ospedale di al-Gaza Amal di Khan Younis.
L’agenzia Unrwa
Anche la Nuova Zelanda sospenderà i finanziamenti all'Unrwa, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi, dopo che documenti israeliani proverebbero il coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti nell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Il primo ministro Christopher Luxon ha chiarito che questa pausa durerà finché non saranno chiarite le responsabilità di alcuni operatori. Sono una dozzina i Paesi che hanno annunciato la sospensione di tutti i futuri finanziamenti. Tra loro Stati Uniti e Canada, Regno Unito e Germania, Italia ed Austria.
La morte di tre soldati Usa
Gli Stati Uniti ritengono che dietro il drone che ha provocato la morte di tre soldati americani e il ferimento di altre 34 persone, nell'attacco avvenuto tra Siria e Giordania, possa esserci l'Iran, ma non ci sono ancora prove certe. "Noi - ha dichiarato Sabrina Singh, portavoce del Pentagono - sappiamo che le milizie sostenute dall'Iran sono responsabili dei continui attacchi alle forze Usa nella regione, e prenderemo tutte le misure necessarie per difendere gli uomini e le donne delle nostre forze militari".
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