La Corte dell'Aja chiede di prevenire atti di genocidio a Gaza
Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato ieri a Israele di "prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza" ma non ha chiesto il cessate il fuoco. Per esaminare la decisione del tribunale dell’Aja, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha deciso di riunirsi per mercoledi.
Più di 26 mila i morti palestinesi a Gaza
Dunque per la Corte dell’Aja bisogna fare di più per proteggere la popolazione di Gaza, vittima dei bombardamenti dell’esercito israeliano. Di fronte alla parola “genocidio” è però durissima la reazione di Israele. Il premier Benyamin Netanyahu. “Prendere in esame questa accusa è una vergogna. La nostra guerra va contro i terroristi di Hamas, e non contro il popolo palestinese''. Il Sudafrica, che aveva portato il caso di fronte ll Corte, parla di “vittoria per il diritto” mentre per Hamas quello della Corte è un passo importante che contribuisce ad isolare Israele. Secondo il ministero della Sanità palestinese, sono più di 26 mila i morti tra la popolazione da quando è scoppiato il conflitto.
Accuse all'agenzia Onu per i palestinesi
Ma nell’occhio del ciclone finisce anche l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, per un presunto coinvolgimento di alcuni suoi dipendenti nell'attacco del 7 ottobre. Dopo gli Usa, anche il canada ha ritirato il sostegno economico. l segretario generale Onu Antonio Guterres è stato informato dal commissario generale di Unrwa, Philippe Lazzarini, delle accuse che coinvolgono diversi membri dello staff dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi negli attacchi terroristici del 7 ottobre in Israele. In una nota del portavoce Guterres si è detto "inorridito dalla notizia, ha chiesto a Lazzarini di indagare rapidamente sulla questione e garantire che qualsiasi dipendente Unrwa che ha partecipato o favorito gli attacchi venga immediatamente licenziato e deferito per un potenziale procedimento penale".
Il Qatar continua a mediare per il rilascio degli ostaggi
Continuano i colloqui, mediati dal Qatar, per il rilascio degli ostaggi israeliani, ma gli Usa hanno fatto sapere che a breve non è previsto nessun annuncio. Il presidente americano Joe Biden ha ringraziato il leader egiziano Abdel Fattah al-Sisi per il "ruolo importante" dell'Egitto. I due leader hanno anche parlato della necessità di intensificare l'impegno per "aumentare ulteriormente le consegne di assistenza umanitaria cruciale" in tutta la Striscia di Gaza. Biden ha avuto ieri un colloquio telefonico anche con l'emiro del Qatar, Tamim Bin Hamad Al-Thani.
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