Ucraina, aereo precipitato a Belgorod: botta e risposta tra Mosca e Kyiv
“Un atto terroristico di folle barbarie”: così la Russia ha commentato l’incidente aereo di ieri, 24 gennaio, che ha coinvolto un velivolo da trasporto, precipitato nella regione di Belgorod con a bordo 65 prigionieri di guerra ucraini, oltre a 3 militari russi e 6 membri dell’equipaggio. Mosca ha accusato le forze di Kyiv di aver abbattuto il mezzo. L’intelligence militare ucraina ha ammesso che uno scambio di prigionieri, inizialmente previsto, era stato annullato, aggiungendo che di non avere informazioni affidabili e complete sui passeggeri a bordo. Le autorità hanno anche affermato di non essere state informate del fatto che lo spazio aereo nell'area interessata dovesse essere messo in sicurezza e, quindi, che bisognasse astenersi dal compiere attacchi. Intanto, sono stare trovate le due scatole nere all’interno del velivolo: "Secondo i dati preliminari, lo stato di entrambi i registratori di volo consente loro di essere decriptati. Verranno consegnati venerdì ad un laboratorio speciale del ministero della Difesa dove saranno decifrati", ha dichiarato una fonte alla Tass.
L’accusa di Mosca
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato, in una conferenza stampa a New York, la richiesta di Mosca per la convocazione di una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla vicenda. La riunione si terrà, secondo la richiesta russa, nel pomeriggio di oggi. Lavrov ha spiegato che i prigionieri di guerra ucraini sono stati portati nella regione di Belgorod per effettuare l'imminente scambio concordato tra Mosca e Kyiv. "Invece di consentire lo scambio, la parte ucraina ha attaccato il velivolo con missili antiaerei, che sono risultati fatali", ha aggiunto. Prima dello schianto, le apparecchiature radar delle forze aerospaziali russe avrebbero registrato il lancio di due missili antiaerei ucraini dall'area del villaggio di Liptsy, nella regione di Kharkiv.
La replica di Kyiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l’apertura di un'inchiesta internazionale sull’incidente. Nel suo discorso ha affermato che è "ovvio che i russi stanno giocando con la vita dei prigionieri ucraini, con i sentimenti dei loro parenti e con le emozioni della nostra società", sottolineando che "tutti i fatti devono essere accertati. Il nostro servizio di sicurezza sta indagando su tutte le circostanze”.
Gli attacchi
Intanto, a Odessa droni russi hanno colpito un impianto industriale, danneggiando abitazioni residenziali e provocando due vittime. È quanto ha riferito il governatore della regione, Oleh Kiper. Secondo fonti ucraine, le difese aeree di Kyiv hanno abbattuto un totale di 10 droni. In Russia, invece, un vasto incendio è divampato nella notte in un deposito petrolifero della città di Tuapse: lo rendono noto i media locali, indicando sospetti droni ucraini come i responsabili dell’attacco alla raffineria.
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