Medio Oriente, Israele ad Hamas: ostaggi liberi o avanti su Rafah
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Nessun cessate il fuoco, l’operazione di terra andrà avanti finché gli ostaggi non torneranno a casa: questo l’aut aut imposto ad Hamas da Israele che non si fermerà neppure per il Ramadan islamico che avrà inizio a metà marzo, ma andrà avanti verso Rafah, la città del sud della Striscia dove sono stipati circa un milione di sfollati. A confermarlo è il ministro centrista del governo israeliano, Benny Gantz, che ha precisato: “Agiremo in contatto con i nostri partner, Egitto incluso, e la popolazione civile sarà indirizzata verso aree protette”.
Gli appelli internazionali: rischio catastrofe umanitaria senza precedenti
“No all’operazione militare senza tutele per i civili”, è l’appello del presidente americano Joe Biden che chiede in merito anche un piano di evacuazione “credibile ed eseguibile”. A fargli eco anche l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell che da Bruxelles esprime la preoccupazione dell’Europa per i piani del governo israeliano e chiede al Paese di non procedere per non peggiorare una situazione umanitaria già catastrofica. Respinta, da parte di Israele, anche l’ipotesi della soluzione a due Stati: “Continueremo a opporci al riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese”, ha detto il premier Netanyahu, mentre non si arresta neppure la polemica sull’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi: secondo il ministro della Difesa israeliano Gallant il 12% dei 13 mila impiegati sarebbe affiliato ad Hamas o comunque alla jihad islamica palestinese.
Raid intensificati sulla Striscia di Gaza
Sul terreno, aumentano i raid dell’esercito israeliano nel centro e nel sud della Striscia di Gaza, soprattutto nella zona di Jabalya e Rafah dove, secondo l’agenzia palestinese Wafa, si conterebbero otto morti, mentre altre 12 vittime si registrerebbero in un attacco al campo profughi di Nuseirat. Prosegue, inoltre, l’assedio all’ospedale Nasser di Khan Yunis dove i militari cercano gli ostaggi.
Al via l’operazione Aspides dell’Ue nel Mar Rosso
È atteso per lunedì il via libera di Bruxelles all’operazione di tutela del traffico navale nel Mar Rosso denominata Aspides. Sarà un’operazione rischiosa, si avverte, il cui comando strategico sarà in Grecia. Intanto nell’area proseguono gli attacchi di Stati Uniti e Gran Bretagna nella regione di Hodeidah in Yemen. Ieri, infine, una petroliera battente bandiera panamense è stata presa di mira e ha riportato alcuni danni, ma l’equipaggio è rimasto illeso.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui