Cile in fiamme, sale a 112 il bilancio delle vittime degli incendi
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Sono almeno 112 le vittime causate dai terribili incendi che da giorni stanno devastando le città di Valparaiso e Vina del Mar, sulla costa cilena. Il presidente del Cile Gabriel Boric ha affermato che si tratta della “tragedia più grande che stiamo vivendo dopo il terremoto e lo tsunami del 27 febbraio del 2010, che fece quasi 500 vittime”. Dopo aver dichiarato lo stato d’emergenza, il capo dello Stato ha assicurato che saranno mobilitate tutte le risorse necessarie per debellare i roghi e aiutare le comunità colpite. Proclamati due giorni di lutto nazionale per le vittime.
Le parole del Papa
"Preghiamo anche per i morti e i feriti dei devastanti incendi che hanno colpito il centro del Cile": questo l'invito ai fedeli di Papa Francesco durante l'Angelus, ieri in Piazza San Pietro. Il messaggio del Pontefice è stato accolto dalla Chiesa cattolica locale che ha ricevuto sostegno nell’opera di vicinanza alle famiglie.
Stime dei danni
Per quanto riguarda la situazione delle abitazioni danneggiate o distrutte, il sottosegretario agli Interni cileno, Manuel Monsalve, ha precisato che, data l'entità della tragedia, “è stato possibile effettuare solo una proiezione, attraverso i sorvoli realizzati sulle zone colpite”. In base a queste prese di contatto col disastro, ha proseguito, “solo nel comune di Viña del Mar si stimano 12.122 abitazioni con danni di varia entità, mentre a Quilpué se ne stimano 2.701". Il conto potenziale di senzatetto si aggira intorno alle 40 mila persone. Riferendosi al numero degli incendi, Monsalve ha indicato che "fino a questa domenica se ne sono registrati, a livello nazionale, 165, di cui 40 violenti".
Nuovi roghi
Il Servizio nazionale di prevenzione e risposta per i disastri (Senapred) ha comunicato che nelle ultime ora sono scoppiati ulteriori tre importanti incendi boschivi fuori controllo: il Complesso Las Tablas - Riserva Peñuelas (8.500 ettari di superficie interessata); Lo Moscoso (1.500 ettari coinvolti) e Diga La Luz (120 ettari di vegetazione boschiva distrutti). Tutte le squadre di vigili del fuoco sono impegnate per controllare le fiamme.
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