Strisca di Gaza: massicci raid su Rafah. Due ostaggi liberati, decine le vittime
Paola Simonetti - Città del Vaticano
Mentre l’attacco di terra è alle porte, l’esercito israeliano martella Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Almeno 100 le vittime dei raid delle scorse ore, fra cui ci sarebbero anche bambini. Liberati due degli ostaggi rapiti da Hamas , in un'operazione dove sono morti 67 palestinesi e che Netanyahu ha definito come una delle operazioni di salvataggio più importanti nella storia di Israele. Le conseguenze di un'estensione delle operazioni militari nell’area di Rafah, considerata finora come relativamente sicura, secondo organizzazioni umanitarie e comunità internazionale, tuttavia rischiano di essere disastrose a causa delle migliaia di persone costrette a fuggire dal nord della Striscia dall'inizio della guerra.
L'appello Usa a Israele
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un colloquio telefonico ha ribadito al premier israeliano, Benjamin Netanyahu, la necessità di "garantire la sicurezza" della popolazione prima di un'operazione militare e di trovare un margine di accordo per concludere il conflitto. Ma il premier israeliano ha ribadito che il controllo sulla Striscia è necessario “per la sicurezza” e che la distruzione di Hamas e il rilascio degli ostaggi non si escludono a vicenda. Hamas, che ha liberato nella notte due ostaggi, dal canto suo ha fatto sapere che un’offensiva di terra comprometterebbe qualsiasi futuro rilascio.
I colloqui in Qatar
Nel frattempo, proseguono gli sforzi diplomatici per un cessate il fuoco: il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Abu Mazen, è giunto in Qatar, Paese chiave nel negoziato tra Israele e Hamas. Abu Mazen incontrerà l'emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, ma non ha chiarito se incontrerà anche i leader di Hamas, che sono stati a lungo in contrasto con il leader dell'Anp e il suo gruppo Fatah in Cisgiordania. In Qatar vivono in esilio due leader di Hamas.
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